Imprese: Protezione civile, modello Emilia per ristoro danni clima a pmi

Giarola: Su 24mila domande dei privati gia' 18mila evase (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 10 ott - Il modello di ristoro dei cittadini colpiti dall'alluvione in Emilia Romagna, nel maggio 2023, applicato dalla Protezione Civile non solo ha dimostrato di funzionare ma puo' essere 'esportato' per le piccole imprese, per un primo aiuto a fronte dei danni climatici. Il suggerimento arriva da Roberto Giarola, capo del legislativo del Dipartimento della Protezione civile che interviene ad una tavola rotonda in Confindustria sul tema della prevenzione e della continunita' aziendale, anche alla luce dell'imminente avvio dell'obbligo di sottoscrivere polizze clima da parte delle imprese (pena chiusura del 'rubinetto' degli incentivi pubblici). I privati in Emilia, dopo l'alluvione di maggio 2023, hanno ricevuto i primi acconti di ristoro danni (3mila euro) gia' a meta' luglio 2023 e ad oggi, su 24mila domande complessive, indica l'alto esponente della Protezione Civile, ben 18 mila sono state evase con il saldo pagato entro agosto scorso. E' un modello che ha funzionato e che si puo' trasferire alle piccole imprese "per il primo sostegno" in caso di alluvione.

Ovviamente il massimale di 20mila euro non lo rende uno strumento adatto per medie e grandi imprese aggiunge Giarola.

Per queste, quindi, andranno individuati altri strumenti per garantire la continuita' aziendale in caso di eventi climatici. Giarola aggiunge poi sul tema delle polizze clima obbligatorie che va considerato solo un tassello di un mosaico da completare "con la parte pubblica di messa in sicurezza". L'esponente del Dipartimento della Protezione Civile ricorda, a tal proposito, che il Pnrr destina solo 800 milioni al capitolo del dissesto.

Ggz

(RADIOCOR) 10-10-24 15:18:57 (0438)ASS 5 NNNN