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Google AdSense: Corte Ue annulla decisione antitrust multa di 1,5 mld -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Strasburgo, 17 set - AdSense for Search (Afs) consentiva agli editori di siti Web contenenti motori di ricerca integrati di visualizzare annunci pubblicitari collegati alle domande online che gli utenti potevano inviare su tali siti. In tal modo, gli editori potevano ricevere una parte dei ricavi generati dalla visualizzazione di tali annunci. Per utilizzare Afs gli editori che generavano un fatturato sufficiente potevano, tra l'altro, negoziare con Google un "Google Services Agreement" (Gs) che conteneva clausole che limitavano o proibivano la visualizzazione di annunci pubblicitari da servizi concorrenti di Afs. Nel 2010, un'impresa tedesca iniziale ha presentato un reclamo all'Ufficio federale tedesco per i cartelli, che e' stato trasferito alla Commissione europea.

Tra il 2011 e il 2017, altre imprese, tra cui Microsoft, Expedia e Deutsche Telekom, hanno presentato ulteriori reclami.

Nel 2016, la Commissione ha avviato un procedimento relativo a tre clausole contenute nei Gsa (clausola di esclusivita', clausola di collocamento e clausola di autorizzazione preventiva indicando potevano precludere i servizi concorrenti di Afs. Con la sentenza odierna, il Tribunale, dopo aver confermato la maggior parte delle conclusioni della Commissione, conclude che tale istituzione ha commesso errori nella sua valutazione della durata delle clausole in questione, nonche' del mercato da esse coperto nel 2016. Ne consegue che, secondo il Tribunale, la Commissione non ha dimostrato che le tre clausole da essa individuate costituissero ciascuna un abuso di posizione dominante e costituissero insieme un'infrazione unica e continuata. Di qui la decisione di annullare integralmente la decisione della Commissione. In particolare, il Tribunale ritiene che la Commissione non abbia dimostrato che le clausole in questione fossero state idonee a dissuadere gli editori dall'approvvigionarsi dagli intermediari concorrenti di Google o che fossero state idonee a impedire ai concorrenti di accedere a una parte significativa del mercato dell'intermediazione pubblicitaria nei motori di ricerca online nello Spazio economico europeo e, di conseguenza, che tali clausole fossero state idonee a produrre l'effetto di preclusione riscontrato nella decisione impugnata. Secondo il Tribunale, la Commissione non ha preso in considerazione tutte le circostanze rilevanti del caso di specie nel contesto della valutazione della durata per la quale gli editori erano stati soggetti a tali clausole. Molti dei Gsa cui erano stati soggetti tali editori avevano, individualmente, una durata di soli pochi anni, anche se erano stati successivamente rinnovati o prorogati, talvolta piu' volte. Il Tribunale critica la Commissione per essersi limitata a prendere in considerazione la durata cumulativa dei Gsa cui erano stati assoggettati tali editori, senza verificare se gli editori avessero avuto la possibilita' di approvvigionarsi presso gli intermediari concorrenti di Google, durante la negoziazione di eventuali rinnovi o proroghe di tali Gsa o, a seconda dei casi, quando gli editori godevano di un diritto di risoluzione unilaterale. Inoltre, dopo aver confermato la maggior parte delle conclusioni della Commissione sulla parte di mercato coperta da dette clausole, il Tribunale conclude che la Commissione non ha dimostrato che tali clausole avrebbero potuto produrre un effetto di preclusione, a causa della loro copertura, nel 2016 in assenza di dati relativi specificamente a tale anno. In tali circostanze, il Tribunale ritiene che la Commissione non abbia dimostrato neppure che le clausole in questione avessero, in primo luogo, eventualmente scoraggiato l'innovazione, in secondo luogo, aiutato Google a mantenere e rafforzare la sua posizione dominante sui mercati nazionali della pubblicita' nei motori di ricerca in questione e, infine, che avessero eventualmente danneggiato i consumatori.

Aps

(RADIOCOR) 18-09-24 10:36:04 (0201)EURO 5 NNNN

 


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