Notizie Radiocor

Goldman Sachs: guerra commerciale allargherebbe divergenza politica monetaria

Europa piu' colpita sul pil (-1%), Usa su inflazione (+1,1%) (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Sintra, 02 lug - Una potenziale escalation delle tensioni commerciali fra Stati Uniti ed Europa, soprattutto nel caso di un ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump, potrebbe portare a una maggiore divergenza nella politica monetaria, "poiche' e' probabile che aumenti l'inflazione di piu' negli Stati Uniti, ma colpisca maggiormente la crescita nell'area euro". Lo ha detto il capoeconomista di Goldman Sachs, Jan Hatzius, intervenendo al Forum Bce di Sintra in Portogallo nel corso della tavola rotonda dedicata alla relazione fra shock geopolitici e inflazione. Secondo Hatzius, se venissero adottate alcune delle tariffe proposte da Trump, come una tariffa del 10% su tutti i partner commerciali degli Stati Uniti e una tariffa del 60% sulla Cina, il tasso tariffario effettivo su tutte le importazioni statunitensi aumenterebbe di circa 16 punti percentuali, rendendo il tasso tariffario effettivo il piu' alto del periodo post-bellico. In uno scenario in cui gli Stati Uniti impongono una tariffa del 10% su tutte le importazioni e altri paesi reagiscono aumentando le loro tariffe sulle importazioni dagli Stati Uniti di dieci punti percentuali e che l'incertezza politica commerciale raggiunga i livelli osservati al culmine della guerra commerciale del 2018-2019, gli effetti in termini di inflazione sarebbero maggiori negli Usa (+1,1%) che in Europa (+0,1%) mentre in termini di pil sarebbero maggiori nell'area euro, che perderebbe l'1% di prodotto lordo contro lo 0,5% degli Usa.

Per quanto riguarda infine le implicazioni per la politica monetaria, secondo Hatzius ci sarebbe "un piccolo effetto dovish sulla politica monetaria dell'area euro di circa 30 punti base e un effetto hawkish piu' significativo per gli Stati Uniti di circa 110 punti base". Tuttavia per quanto riguarda gli Stati Uniti, l'effetto sul livello dei prezzi, simile a un aumento dell'Iva, dovrebbe svanire dopo un anno e l'outlook di base prevede che la Fed tagliera' i tassi nei prossimi anni. "Questi risultati non giustificano un aumento dei tassi da parte della Fed, ma potrebbero ritardare i tagli in un contesto in cui altre banche centrali, inclusa la Bce, probabilmente ridurranno i tassi".

Cop.

.

(RADIOCOR) 02-07-24 13:50:09 (0405) 5 NNNN

 


Borsa Italiana non ha responsabilità per il contenuto del sito a cui sta per accedere e non ha responsabilità per le informazioni contenute.

Accedendo a questo link, Borsa Italiana non intende sollecitare acquisti o offerte in alcun paese da parte di nessuno.


Sarai automaticamente diretto al link in cinque secondi.