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Follador Prosecco: punta a 3 mln bottiglie 'bollicine', focus resta su Thailandia -INTERVISTA

Parla Cristina Follador, 9 generazioni di tradizione (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 14 lug - Follador Prosecco dal 1769, storica azienda vitivinicola del territorio delle colline del Prosecco tra Conegliano e Valdobbiadene, punta a produrre 3 milioni di bottiglie. Nello scorso esercizio l'azienda ha prodotto 1,8 milioni di bottiglie di bollicine per un fatturato di circa 8 milioni di euro. 'L'obiettivo e' quello di duplicare il numero di bottiglie attuali, ma ci siamo prefissati di non andare oltre i 3 milioni di bottiglie, anche se c'e' il potenziale per arrivare a 5 milioni - spiega a Radiocor Cristina Follador, Sales and marketing manager dell'azienda di famiglia -. Per filosofia aziendale preferiamo limitare la produzione, non vogliamo diventare un'azienda industriale a tutti gli effetti perche' abbiamo scelto di condividere quello che nostro padre ci ha sempre insegnato: se si segue la linea della qualita', difficilmente questa va di pari passo con la quantita''. E questa filosofia aziendale si riflette anche nella scelta di non essere presente nella grande distribuzione. Follador Prosecco dal 1769 e' in primo luogo una realta' famigliare costruita da 'un passato fatto di tradizione e famiglia che da nove generazioni ci lega a questa terra', racconta una degli eredi dell'azienda. 'Allo stato attuale siamo un'azienda famigliare e siamo felicissimi di esserlo. Mia madre e' l'amministratore delegato e papa' e' socio, ora stiamo facendo la transizione verso noi quattro fratelli. Al momento non prevediamo l'ingresso di fondi, in un futuro le cose potrebbero cambiare, ma la nostra mentalita' e' quella di riuscire a preservare il capitale famigliare e mantenerlo tale' confessa Cristina Follador, specificando che al momento la famiglia non ha mai pensato a una possibile quotazione in Borsa. L'obiettivo nel breve termine e' quello di 'consolidare i mercati esistenti e di aumentare la distribuzione soprattutto nei Paesi esteri, dal momento che in Italia siamo gia' presenti in modo capillare', continua Follador. Il mercato italiano, infatti, vale per l'azienda il 70% del fatturato, mentre il restante 30% deriva dall'export, in particolare dal Sud-est asiatico, luogo in cui l'azienda vitivinicola e' presente con il suo prosecco dal 2006: 'In un momento in cui tutti andavano verso gli Stati Uniti, a New York o a Los Angeles, noi andavamo in Thailandia, a Bangokok, in un mercato in cui nessuno pensava valesse la pena investire', spiega la manager.

Martina Soligo

(RADIOCOR) 14-07-24 13:13:03 (0272)FOOD 5 NNNN

 


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