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Fmi: l'Italia non ritardi le azioni per stabilizzare il debito -3-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 15 ott - Non c'e' spazio per l'autocompiacimento da parte di nessuno, aggiungono dal Fondo monetario, neanche da parte di quei paesi con un rapporto debito-Pil stimato in fase di stabilizzazione. I rischi riguardanti le proiezioni del debito sono elevati e fortemente orientati al rialzo, ribadisce il documento diffuso da Washington. Si stima che il debito globale a rischio sara' superiore di circa 20 punti percentuali di Pil nei prossimi tre anni rispetto a quanto attualmente previsto.

Secondo gli economisti dell'istituzione internazionale, a livello globale serviranno aggiustamenti fiscali, in media, tra il 3 e il 4,5% del Pil nel medio termine per avere un'alta probabilita' di stabilizzare o ridurre il debito. Un aggiustamento di tale portata rappresenta circa il 20% delle entrate totali nei paesi in via di sviluppo a basso reddito e circa il 13% delle entrate totali nelle altre economie. Un aggiustamento graduale ma duraturo - si legge - puo' trovare un equilibrio tra i rischi per la sostenibilita' del debito e la forza della domanda privata, limitando l'impatto a breve termine dell'aggiustamento sulla produzione e sulla disuguaglianza. Le modalita' di aggiustamento fiscale variano ovviamente a seconda del paese. Il Fondo monetario suggerisce quindi alle economie avanzate, come l'Italia, di adeguare le priorita' di spesa nell'ambito di un taglio complessivo di quest'ultima, prestando particolare attenzione a riforme dei sussidi che riguardino una quota, ampia e rigida, del bilancio.

Ggz

(RADIOCOR) 15-10-24 10:30:17 (0245) 5 NNNN

 


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