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Energia: Pichetto, inviato Pniec a Bruxelles, rinnovabili e anche scenario nucleare -2-

Si punta su biometano e idrogeno. Quota nucleare fino al 22% (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, -Nell'aggiornamento del Piano e' stato seguito un approccio realistico e tecnologicamente neutro, che prevede una forte accelerazione su alcuni settori, precisa la nota. Oltre alle fonti rinnovabili elettriche, si punta su: produzione di combustibili rinnovabili come il biometano e l'idrogeno insieme all'utilizzo di biocarburanti che gia' nel breve termine possono contribuire alla decarbonizzazione del parco auto esistente, diffusione di auto elettriche, riduzione della mobilita' privata, cattura e stoccaggio di CO2, ristrutturazioni edilizie ed elettrificazione dei consumi finali, in particolare attraverso un crescente peso nel mix termico rinnovabile delle pompe di calore.

L'area con performance piu' alte e' quella delle FER, dove e' ribadito che l'Italia dovra' raggiungere al 2030 una potenza da fonte rinnovabile di 131 Gigawatt. Si prevede che quasi ottanta (79,2) di questi deriveranno dal solare, 28,1 dall'eolico, 19,4 dall'idrico, 3,2 dalle bioenergie e 1 Gigawatt da fonte geotermica (quota quest'ultima che potrebbe anche aumentare al raggiungimento di un adeguato livello di maturita' di alcune iniziative progettuali in via di sviluppo).

In ambito efficienza energetica, grazie alle misure previste, si registra una importante riduzione dei consumi di energia primaria e finale, ma per il raggiungimento degli obiettivi, innalzati in considerazione dello scenario di crescita del prodotto interno lordo, bisognera' continuare a lavorare. E' traguardato invece l'obiettivo relativo ai risparmi annui cumulati nei consumi finali tramite regimi obbligatori di efficienza.

Per quanto riguarda le emissioni e gli assorbimenti di gas serra, l'Italia prevede di superare l'obiettivo del 'FitFor55' riguardante gli impianti industriali vincolati dalla normativa ETS, arrivando al -66% rispetto ai livelli del 2005 (obbiettivo Ue, -62%).

Per quanto riguarda la dimensione del Mercato interno dell'energia, si prevede di potenziare le interconnessioni elettriche e il market coupling con gli altri Stati membri, nonche' sviluppare nuove connessioni per il trasporto di gas rinnovabili, rafforzando il ruolo dell'Italia come hub energetico europeo e corridoio di approvvigionamento delle rinnovabili dell'area mediterranea.

Il Pniec prevede per la prima volta, una specifica sezione dedicata ai lavori della Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile, che ha sviluppato delle ipotesi di scenario in cui si dimostra da un punto di vista tecnico-scientifico la convenienza energetica ed economica di avere una quota di produzione nucleare, in sinergia e a supporto delle rinnovabili e delle altre forme di produzione di energia a basse emissioni.

Secondo le ipotesi di scenario sviluppate, il nucleare da fissione, e nel lungo termine da fusione, potrebbero fornire al 2050 circa l'11% dell'energia elettrica totale richiesta - con una possibile proiezione verso il 22%.

Per elaborare il Piano, il Mase ha lavorato in stretto confronto con le altre amministrazioni competenti, coinvolgendo Mef, Mit, Mimit, Mur e Masaf. Ci si e' avvalsi del supporto tecnico di Gse, di Rse per la simulazione degli scenari energetici e di Ispra per quelli emissivi, mentre hanno collaborato Politecnico di Torino e di Milano per la parte di ricerca e innovazione. Una nuova consultazione nel 2024, dopo quella gia' svolta nell'anno precedente, ha coinvolto 133 soggetti tra imprese, istituzioni, associazioni e singoli cittadini.

com-ale

(RADIOCOR) 01-07-24 13:11:39 (0322)ENE 5 NNNN

 


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