Notizie Radiocor

Digitale: Istat, Italia in ritardo su competenze, nel 2023 e' sotto la media Ue -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 21 giu - La quota piu' elevata di occupati con competenze digitali almeno di base, prosegue l'Istat, si osserva nei servizi di informazione e comunicazione e nelle attivita' finanziarie e assicurative (circa 80%), mente i settori in cui si osserva il maggior ritardo sono quelli dell'agricoltura, silvicoltura e pesca (32,5%) e delle costruzioni (43,8%).

Nel settore Ict, piu' attivo nella formazione informatica, emergono ritardi da parte delle imprese italiane che durante l'anno 2021 hanno erogato formazione Ict al personale per il 54,7% rispetto al 65,3 di quelle europee.

E' in aumento la formazione Ict per il personale delle amministrazioni locali: la quota di personale che ha seguito attivita' di formazione in questo ambito tra il 2018 e il 2022 e' passata dal 16,9% al 23,9 per cento.

Risultano comunque in aumento gli occupati in professioni Ict ma meno rispetto all'Ue. L'obiettivo del programma strategico 'decennio digitale' e' quello di arrivare a 20 milioni di specialisti Ict e a una maggiore presenza di donne in tali professioni. In Italia, secondo la Rilevazione sulle forze di lavoro, nel 2023 sono 970mila persone impiegate in occupazioni che rientrano nell'aggregato degli specialisti Ict. L'obiettivo e' arrivare a 1,7 milioni entro il 2030.

Rispetto al 2022 gli specialisti Ict sono cresciuti dell'8%, contro il 2,1% dell'occupazione complessiva. Il progresso in atto negli anni piu' recenti e' stato notevole (155mila unita', +19% rispetto al 2019), ma inferiore rispetto all'insieme dell'Ue27 (+24,1%) e alla maggioranza degli Stati membri. L'Italia, pertanto, in quattro anni scende dalla 17esima alla 24esima posizione nell'Unione per incidenza di specialisti Ict sul totale degli occupati, nonostante questa sia aumentata dal 3,5 al 4,1 per cento.

Si nota, tra l'altro, una presenza femminile persistentemente modesta, in un contesto occupazionale comunque caratterizzato da una prevalenza maschile: nel 2023, le donne erano il 15,7%, contro il 19,4% della media Ue27. In questo caso, il progresso rispetto al 2019 e' stato di 0,6 punti in Italia e di 1,6 punti nell'Ue27, allargando il divario.

Una delle raccomandazioni della Commissione europea presenti nella prima relazione sul decennio digitale e' quella di intensificare la quota di laureati nelle discipline scientifiche, tecnologiche, dell'ingegneria e della matematica (Stem). Nel 2022 secondo il Ministero dell'Istruzione e della Ricerca, i laureati in Italia sono 468mila, di cui 288mila appartengono all'aggregato delle discipline Stem, pari al 23,4% del totale. La maggioranza dei laureati nelle discipline Stem e' concentrata tra Ingegneria e Architettura (14,2%), seguono le materie del gruppo Scientifico e Matematico (3,2%) mentre sono appena l'1,5% i laureati nelle discipline Ict. La quota di laureati nelle discipline Stem in Italia e' poco inferiore alla media europea (26,5%). L'Italia, in particolare, e' in linea con la media Ue27 per quanto riguarda i laureati nelle discipline di Ingegneria e architettura e nel gruppo scientifico e matematico, mentre per i laureati nelle discipline Ict il Paese si colloca in fondo alla graduatoria, con una distanza dalla media di 3 punti percentuali.

Il programma strategico della Commissione europea prevede, inoltre, il superamento dei divari di genere nell'utilizzo delle Ict. A tal riguardo si punta al raggiungimento di una convergenza di genere nei percorsi formativi delle discipline scientifiche in particolare per quelle di informatica e tecnologie Ict. In Italia nel 2022 solo lo 0,3% delle donne ha conseguito una laurea in tale ambito contro l'1,2% degli uomini. Tale disparita' si riscontra anche a livello Ue27: 1% delle donne contro il 3,6% degli uomini. Va pero' segnalato che in Italia, come nella media dei Paesi Ue27 nelle discipline del gruppo Scientifico e matematico, si registra un vantaggio femminile che nel nostro Paese e' di 1,3 punti percentuali. Infatti sono il 4,5% le donne residenti in Italia laureate in Scienze naturali, Fisica, Matematica, Statistica, contro il 3,2% degli uomini.

Dall'analisi temporale emerge che dal 2019 in Italia vi e' aumento dei laureati nel complesso molto piu' accentuato rispetto all'insieme dell'Ue27 (il 12,4% contro il 4,7%).

Questo riguarda anche i laureati in discipline Stem (+7,4% rispetto al +6,9%) e, in particolare, nelle Ict (+28,8% in Italia, +22,8% nell'Ue27). Sul totale dei laureati questi andamenti si riflettono pero' in un leggero calo della quota dell'aggregato dei laureati in discipline Stem spiegato da una flessione nei curricula di Ingegneria e architettura che passano dal 15,2% del 2019 al 14,2% del 2022;dinamica simile a quella media dell'Ue27, assieme ad un lieve riduzione dei laureati in scienze naturali, fisica, matematica, statistica che passano dal 7,9% del 2019 al 7,7 del 2022, si osserva invece una crescita molto modesta della quota dei laureati nelle discipline Ict, dall'1,3% del 2019 all'1,5% del 2022, mentre a livello europeo e' passata dal 3,9% al 4,5 per cento.

Com-Sim

(RADIOCOR) 21-06-24 11:41:03 (0285) 5 NNNN

 


Borsa Italiana non ha responsabilità per il contenuto del sito a cui sta per accedere e non ha responsabilità per le informazioni contenute.

Accedendo a questo link, Borsa Italiana non intende sollecitare acquisti o offerte in alcun paese da parte di nessuno.


Sarai automaticamente diretto al link in cinque secondi.