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Deficit: Gentiloni, per Paesi sotto procedura correzione annua minima 0,5% del Pil -2-

Concentrarsi su taglio cuneo fiscale, aggiornare catasti (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 19 giu - A quanto risulta, la Commissione non ritiene che la flessibilita' derivata dalla possibilita' di teneren conto della spesa per interessi alteri sostanzialmente l'entita' delle manovre necessarie per portare il deficit sotto il 3% del pil. La flessibilita' insita nelle nuove regole di bilancio si fonda soprattutto sulla possibilita' di spalmare negli anni l'aggiustamento, che puo' essere di 4 o 7 anni (l'Italia scegliera' 7 anni). Non ci sono indicazioni rilevanti nella raccomandazione sugli sviluppi economici e di bilancio dell'Italia pubblicata dalla Commissione europea. Il motivo e' che la sostanza della supervisione europea sui bilanci e' spostata all'autunno quando entro il 209 settembre i governi presenteranno i piani di bilancio pluriennali, poi il 15 ottobre sara' la volta dei progetti di bilancio 2025, nella seconda parte di novembre le raccomandazioni Ue anche per correggere il deficit eccessivo. Nel frattempo, con l'invio venerdi' nelle capitali della 'traiettoria' di bilancio espressa in termini di spesa netta si apre la fase di discussione con i governi. La 'traiettoria' e' il binario lungo il quale scorre l'azione di bilancio dei governi: e' indicata dalla Commissione ma e' frutto del lavoro tecnico congiunto con gli stati. Non nasce nel vuoto pneumatico, insomma. Per spesa netta si intende la spesa pubblica al netto della spesa per interessi, le misure discrezionali in materia di entrate, la spesa per programmi dell'Unione interamente coperta dalle entrate provenienti dai fondi dell'Unione, la spesa nazionale per finanziamento di programmi sostenuti dall'Unione, elementi ciclici della spesa per le indennita' di disoccupazione, misure una tantum e altre misure temporanee.

La raccomandazione all'Italia pubblicata oggi e' all'acqua di rose, nel senso che non contiene indicazioni prescrittive, non ci sono cifre. Si chiede che il governo presenti tempestivamente il piano fiscale-strutturale a medio termine.

Che nel 2025 va limitata la crescita della spesa netta 'a un tasso compatibile con l'inserimento del debito pubblico su una traiettoria plausibilmente discendente nel medio termine e la riduzione del disavanzo pubblico verso il 3% del valore di riferimento del Trattato'. E poi rendere il sistema fiscale piu' favorevole alla crescita, concentrandosi sulla riduzione del 'cuneo' sul lavoro e in linea con gli obiettivi di sostenibilita' di bilancio, anche riducendo agevolazioni ed esenzioni e aggiornando i valori catastali'. Rispettando i principi dell'equita' e della progressivita'. Sostenendo la transizione verde.

Secondo punto, rafforzare la capacita' amministrativa per gestire i fondi europei, accelerare gli investimenti e mantenere lo slancio nell'attuazione delle riforme. In sostanza, Bruxelles vede ancora dei problemi in Italia, indica che vanno affrontati 'i ritardi emergenti per consentire un'attuazione continua, rapida ed efficace del piano di ripresa e resilienza, compreso il capitolo REPowerEU, garantendo il completamento delle riforme e degli investimenti entro agosto 2026'. Agosto 2026 resta la data di riferimento per chiudere l'operazione Next Generation EU, per cambiarla occorre una decisione all'unanimita' dei Ventisette. Poi accelerare l'attuazione dei programmi della politica di coesione.

Il terzo punto contiene una novita' rispetto alle analisi e indicazioni correnti a Bruxelles sull'Italia. Nel documento viene indicato che per fronteggiare le tendenze demografiche negative, vanno attirati e trattenuti nel paese lavoratori altamente qualificati. In sostanza, non basta parlare di immigrazione, occorre intervenire sul fenomeno della fuga dei 'cervelli' e anche di giovani qualificati che cercano in altri paesi un lavoro commisurato alle loro capacita' o anche un lavoro qualsiasi. Ultimo punto, definire una strategia industriale e di sviluppo per ridurre il divario territoriale razionalizzando le attuali misure e tenendo conto dei principali progetti infrastrutturali e delle catene di valore strategiche. In questo quadro 'affrontare le restrizioni alla concorrenza, in particolare nel settore del commercio al dettaglio, delle professioni regolamentate e delle ferrovie'.

Aps

(RADIOCOR) 19-06-24 15:10:25 (0473) 5 NNNN

 


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