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Debito: Mattarella, ineludibile ridurlo, ma giudizi mercati su credibilita' paesi opinabili -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Cernobbio, 6 set - La discussione sul vincolo esterno dei paesi 'non e' banale: alcuni invocano il rischio di subire scelte rivolte contro l'interesse nazionale anche se e' singolare pensare a governi che scientemente approvano regole le cui conseguenze tradirebbero della popolazione che ha affidato loro il mandato di governare'. Mattarella al termine 'vincolo esterno' preferisce 'vincolo interno' data la fonte delle decisioni europee, 'trattandosi di una scelta operata da una comunita' nell'ambito di canoni di cui si e' liberamente dotata.

Il presidente si e' retoricamente chiesto se il vincolo per i paesi Ue deriva dalle regole europee dal debito: 'Non e' quest'ultimo il vincolo che concerne i paesi indebitati? Cio' merita una riflessione che interpella in particolare la situazione debitoria dei paesi dell'Unione e sollecita a mettere a sistema in termini fiscali ed economici quanto oggi appare affidato alla sola Bce'. Mattarella ha poi aggiunto che si tratta di un tema, quello della riduzione del debito, che non 'e' puramente finanziario, ma costituisce una grande questione civile, sociale, perfino democratica intersecando questioni come la liberta' economica, dell'eguaglianza dei cittadini, le politiche che assicurano le liberta' dei cittadini, la credibilita' internazionale di uno stato'.

Sempre sull'Italia il presidente della Repubblica ha rilevato come nel 2023 a fronte di un debito accumulato di 2863 miliardi e un ammontare di debiti di Francia e Germania che sommati valgono quasi il doppio di quello italiano, 'il nostro paese ha pagato in interessi poco meno di quanto ne abbiano pagati insieme Germania e Francia: il motivo e' il diverso tasso di interesse'. Eppure, l'Italia 'e' un debitore onorabile', con un debito pubblico cresciuto nel 1992 in larga misura principalmente a causa proprio degli interessi.

C'e' molta strada da percorrere ancora 'per dare razionalita' a un mercato dei titoli pubblici che trascura temi come il rapporto debito pubblico/ricchezza finanziaria netta delle famiglie'. Di qui la critica al 'termometro della percezione dei mercati sull'affidabilita' di un paese puo' rivelarsi come appare da tale esempio quantomeno opinabile'.

L'inserimento nelle regole e nel discorso europeo e' la condizione imprescindibile per un paese come l'Italia: questo il messaggio di Mattarella. 'Una dimensione europea potrebbe restituire verita'. Attenzione, il mio non e' un invito a trascurare il debito: sono pienamente consapevole dell'esigenza ineludibile di abbatterlo. Si tratta di un invito a procedere su una strada che assuma con precisione i fondamentali dell'economia come criterio e, inoltre, di un invito a completare l'edificio finanziario europeo'.

Il discorso di Mattarella si inserisce in un momento particolarmente delicato per il governo alle prese con la definizione del piano di bilancio da presentare a Bruxelles con le scelte sulla riduzione pluriennale dell'indebitamento prevista dalle nuove regole del patto di stabilita'. Regole condivise dallo stesso governo ma lo stesso bersaglio di critiche. Recentemente il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti ha indicato che con il nuovo patto di stabilita' gli Stati 'sono costretti a fare valutazioni inevitabilmente di corto respiro'.

Aps

(RADIOCOR) 06-09-24 10:26:51 (0220) 5 NNNN

 


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