Conti pubblici: Giorgetti illustra in Cdm nuove procedure Ue e Psb -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 30 ago - Il Piano e' il primo atto formale dopo la riattivazione di vincoli e procedure del Patto Ue, sospesi per fronteggiare gli effetti della pandemia e modificati dalla riforma entrata in vigore ad aprile. Il Piano, dopo l'approvazione da parte del Consiglio dei ministri, sara' sottoposto al via libera del Parlamento e poi inviato a Bruxelles. L'obiettivo principale e' la definizione di una traiettoria per l'aggregato della spesa netta, coerente con le nuove regole e l'orizzonte stabilito dalla Commissione per il rientro dai deficit eccessivi da realizzare in quattro anni, estendibili fino a sette; ci sara' l'indicazione del deficit per l'orizzonte di programmazione, con la novita', appunto, della variabile della spesa netta (quella non finanziata da nuove entrate o risorse europee, senza contare interessi passivi sul debito ed effetti ciclici di particolari tipologie di spesa) come riferimento per la valutazione di conformita' da parte della Commissione. Al fine di estendere a sette anni il rientro dai deficit eccessivi, il Piano dovra' prevedere riforme e investimenti per rispondere alle difficolta' strutturali del paese e alle raccomandazioni del Consiglio. Il Piano sostituira' di fatto la prima e la terza sezione del Def.

Salvo la prima presentazione, successivamente il Piano dovra' essere presentato ogni cinque anni, entro il 30 aprile dell'ultimo anno del Piano in vigore, salvo la possibilita' di proroga. Def e Nadef, dunque, potrebbero non essere piu' necessari dal prossimo anno. Gli obiettivi programmatici pluriennali per la spesa netta potranno essere rivisti solo in casi particolari (insediamento di nuovo governo, condizioni che ne impediscono l'attuazione) e saranno oggetto di un monitoraggio di cui si dara' conto nella Relazione annuale che dovra' essere presentata entro il 30 aprile di ogni anno.

bab

(RADIOCOR) 30-08-24 16:33:22 (0451)PA,EURO 5 NNNN