Confcommercio: in 2024 spese obbligate assorbono 41,8% consumi famiglie -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 28 ago - Ad amplificare il peso delle spese obbligate e' la dinamica dei prezzi che mostra una notevole difformita' rispetto a quella degli altri beni e servizi: tra il 1995 e il 2024, l'indice di prezzo degli obbligati (+122,7%) e' cresciuto piu' del doppio rispetto a quello dei beni commercializzabili (+55,6%), dinamica influenzata anche da un deficit di concorrenza tra le imprese fornitrici di beni e servizi obbligati. Potendo immaginare, nell'orizzonte del prossimo biennio, un ritorno dei servizi commercializzabili oltre il 21% grazie ai turismi attivi (italiani in Italia e stranieri in Italia), si capisce che lo spazio per i beni commercializzabili, che in larga parte passano dai negozi fisici, e' destinato a ridursi ulteriormente. Le strutture commerciali che producono servizi di prossimita' nelle citta', specie nei centri storici, saranno ancora piu' sotto pressione, tenuto conto del commercio online che, secondo Confcommercio, si rafforzera'.

I consumi di obbligati a prezzi costanti si riducono per varie componenti, a cominciare dall'energia; si capisce che dentro l'aggregato si muovono tendenze di lungo termine come l'invecchiamento della popolazione. Quanto alla concorrenza, le dinamiche di lungo termine sono chiare: pure al netto di importanti fenomeni sociali e demografici - famiglie piu' piccole, crescita dei metri quadrati di abitazione disponibili pro capite, invecchiamento in buona salute - resta il fatto che il deflatore degli obbligati in 30 anni e' cresciuto molto piu' del doppio di quanto sia aumentato l'indice di prezzo per i beni commercializzabili.

Sul benessere economico - o sul disagio sociale - questo fenomeno ha avuto un impatto significativo, riducendo la liberta' di scelta sui consumi.

bab

(RADIOCOR) 28-08-24 09:30:30 (0179)ENE,IMM 5 NNNN