Notizie Radiocor

Commissione Ue: il punto su ruoli chiave e obiettivi strategie economia - FOCUS

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Strasburgo, 18 set - La presidenza della Commissione europea ritiene che il nuovo collegio possa entrare in funzione dal primo novembre, tuttavia c'e' incertezza sui tempi delle valutazioni dell'Europarlamento dopo le audizioni di ogni singolo commissario, cui seguira' un voto finale dei deputati sull'intero esecutivo Ue. Un alto funzionario della Commissione coinvolto nella preparazione delle decisioni al massimo livello ha ricordato oggi che 'tutte le audizioni parlamentari sono difficili'. I commissari designati cominceranno da oggi il lavoro di preparazione per gestire i portafogli stabiliti: le direzioni generali hanno gia' preparato da tempo il materiale necessario. I designati dovranno studiare. Il giorno dopo la presentazione della lista delle missioni continua l'analisi sul peso politico-istituzionale dei vari commissari. Per lo piu' i governi si dichiarano soddisfatti, chi non lo e' non vuole dirlo.

L'articolata attribuzione dei portafogli riflette varie cose strettamente intrecciate: equilibri politici, visioni diverse se non alternative sulle politiche da condurre in settori molto delicati (Green Deal da combinare con la difesa dell'industria, uso dei fondi europei in relazione alle sfide strategiche della Ue, politiche di bilancio, immigrazione), la necessita' di integrare e coordinare maggiormente le politiche Ue evitando che, al limite, una contraddica l'altra. E' quello che Ursula von der Leyen ha chiamato 'nuovo approccio' e lo ha sintetizzato cosi' in tutte le lettere di mandato dei 26 commissari: 'Le priorita' stabilite nelle 'linee guida' non sono aree di lavoro autonome. Sono tutte collegate e avranno tutte un impatto sulle altre. Lo stesso varra' per il lavoro del collegio nel suo complesso e per ciascuno dei suoi membri che lavorano insieme in uno spirito di collegialita''. Per questo 'mi aspetto che ogni membro del collegio si assuma la piena responsabilita' di quanto concordato', che si faciliti l'accesso ai servizi laddove le responsabilita' degli altri commissari lo richiedano'.

Il potere di ogni singolo commissario dipende dall'accesso alle direzioni generali. Ma e' anche vero che, come ha ricordato stamattina l'alto funzionario comunitario, 'il potere di un commissario dipende dalla sua abilita' politica di convincere della bonta' della propria linea'. In ogni caso, a dimostrazione della gestione verticale della Commissione che von der Leyen intende confermare, nelle lettere ai commissari viene precisato che 'data la natura trasformativa del prossimo bilancio a lungo termine, e al fine di adattarci al nostro approccio moderno e alle nuove priorita' di spesa, esamineremo la struttura del collegio e le missioni di ciascun membro'.

Per quanto riguarda i vicepresidenti emerge con forza il ruolo della socialista spagnola Teresa Ribera con la supervisione sulla transizione verde e il pesantissimo ed esclusivo portafoglio della concorrenza. A lei faranno capo i commissari clima, energia, ambiente e sanita'. Sulla carta il macroniano Stephane Sejourne' ha un ruolo centrale sulla politica industriale e avra' un ruolo di 'guida' su servizi finanziari (cioe' lo sviluppo del mercato dei capitali integrato), economia e competitivita', commercio, ricerca e sviluppo, start-up: il francese Thierry Breton, platealmente dimessosi in polemica con von der Leyen e in fondo anche con lo stesso Macron, non si occupava di mercati finanziari e di affari economici, ma si occupava direttamente di regole del digitale, settore di grande rilevanza economica e politica.

Se'journe' non si occupera' di difesa (per la parte industriale, formazione del mercano unico, mobilita') di cui si occuperanno, come supervisori la vicepresidente finlandese, Ppe, Henna Virkkunen e in parte la 'ministra' degli esteri Ue Kaya Kallas (liberale estone).

I commissari agricoltura, pesca, allargamento (in parte), trasporti e turismo lavoreranno 'di norma sotto la guida' (questa la formula scritta da von der Leyen nelle lettere di ingaggio dei commissari) di Raffaele Fitto, che ha il portafoglio della coesione. Fitto smezzera' inoltre la responsabilita' dell'attuazione dei Pnrr con il commissario agli affari economici e alla produttivita' Valdis Dombrovskis, popolare lettone. Oggi la premier Giorgia Meloni ha dichiarato che Fitto ha un portafoglio che, appunto, con fondi di coesione e Pnrr varrebbe "oltre mille miliardi di euro'. Va ricordato a questo proposito che i fondi di coesione come tutte le poste del bilancio Ue sono definiti negli obiettivi e nelle ripartizioni tra gli Stati beneficiari per 7 anni dopo difficilissimi negoziati tra i governi e questo e' accaduto anche per l'operazione Next Generation EU che finanzia i Pnrr e scadra' nel 2026. Il ruolo della Commissione e' assicurare che siano rispettati gli impegni assunti e, come sempre piu' spesso avviene, escogitare cambiamenti a fronte del mutare delle esigenze e di choc economici avversi a livello europeo o nazionale.

Antonio Pollio Salimbeni - Aps

(RADIOCOR) 18-09-24 15:42:47 (0462)EURO 5 NNNN

 


Borsa Italiana non ha responsabilità per il contenuto del sito a cui sta per accedere e non ha responsabilità per le informazioni contenute.

Accedendo a questo link, Borsa Italiana non intende sollecitare acquisti o offerte in alcun paese da parte di nessuno.


Sarai automaticamente diretto al link in cinque secondi.