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Commercio: Confesercenti, nel primo trimestre 2024 spariti piu' di 4 negozi l'ora -2-

De Luise, 'Ue crei pari condizioni fiscali rispetto online' (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 01 giu - Nel dettaglio, spiega Confesercenti, nei primi tre mesi del 2024 il comparto del commercio al dettaglio ha registrato la scomparsa di 9.828 imprese, circa mille unita' in piu' dello stesso periodo dello scorso anno. A pesare le chiusure, 17.243 tra gennaio e marzo, ma soprattutto la frenata della natalita' delle imprese. Le aperture di nuove attivita' continuano infatti a diminuire, e nel primo trimestre di quest'anno sono state solo 7.415: dieci anni fa erano piu' del doppio. A pesare, chiarisce l'associazione, le difficolta' per le neoimprese di affrontare un mercato sempre piu' dominato da grandi gruppi e giganti dell'online.

La desertificazione delle attivita' commerciali colpisce tutto il territorio nazionale, anche se a registrare i saldi peggiori sono le regioni con un tessuto commerciale piu' sviluppato. In termini assoluti, a subire la perdita piu' rilevante di imprese e' la Campania, con un saldo negativo di -1.225 attivita' commerciali nel trimestre; seguono Lombardia (-1.154) e Lazio (-1.063).

Patrizia De Luise, presidente Confesercenti, commenta: 'Le piattaforme dell'online sono una fantastica riproduzione delle vetrine commerciali, dove si puo' trovare e comprare di tutto, ed e' un'opportunita' che sempre piu' persone utilizzano per fare le proprie scelte di acquisto. Un cambiamento delle abitudini di consumo che sta cambiando profondamente anche la morfologia delle nostre citta' e non solo. Ed e' proprio su questo 'non solo', cioe' sugli impatti su ricchezza, occupazione e fisco locali, che vogliamo accendere un faro. Non per dare giudizi, ma per analizzare e riflettere sugli effetti collaterali 'di sistema' dello spostamento degli acquisti dalle strade alla rete. Le imprese sul territorio, infatti, svolgono un ruolo cruciale non solo nell'economia, ma anche nel tessuto sociale: creano ricchezza e occupazione, permettono ai cittadini di accedere facilmente ai servizi e contribuiscono alle finanze locali attraverso il pagamento di tasse e imposte. In questo contesto, emerge dunque la necessita' impellente di sviluppare una nuova politica europea che possa fornire strumenti adeguati e sostegno alle imprese del territorio, mirata a creare un ambiente piu' equo e competitivo, garantendo pari condizioni fiscali e il rispetto delle norme poste a tutela della concorrenza".

Bof

(RADIOCOR) 01-06-24 11:01:47 (0193) 5 NNNN

 


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