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Cina: indice Pmi manifatturiero sale a 51,8 a giugno, record da maggio 2021 -2-
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 01 lug - "Questo e' l'ottavo mese consecutivo di miglioramento del settore", osserva Caixin. Ma "il livello di fiducia degli imprenditori e' sceso al livello piu' basso degli ultimi quattro anni e mezzo, a causa delle preoccupazioni legate all'intensificarsi della concorrenza e alle incerte condizioni del mercato", aggiunge. L'indice Pmi ufficiale di giugno, pubblicato domenica dal governo, ha evidenziato una contrazione per il secondo mese consecutivo, a 49,5 punti, quindi al di sotto della soglia di espansione. Il barometro ufficiale si concentra sui grandi gruppi industriali statali, mentre l'indicatore Caixin rileva soprattutto le piccole e medie imprese private, il che spiega le differenze tra i due indici. Secondo i dati ufficiali, nel primo trimestre il settore manifatturiero ha rappresentato il 27% del Pil cinese. La tanto auspicata ripresa in Cina, dopo la pandemia di Covid alla fine del 2022, e' stata breve e meno robusta del previsto. Attualmente il Paese si trova ad affrontare una situazione economica incerta che frena la spesa delle famiglie, mentre la crisi immobiliare e l'elevata disoccupazione giovanile gravano sul potere d'acquisto. Le tensioni geopolitiche con gli Stati Uniti e la volonta' di alcuni paesi occidentali di ridurre la dipendenza dalla Cina e diversificare le catene di approvvigionamento tendono a pesare sul commercio cinese.
'I recenti dati macroeconomici mostrano che l'economia continua a riprendersi, con produzione, domanda, occupazione e prezzi stabili, nonche' esportazioni solide', ha affermato Wang Zhe, economista di Caixin, ma ciononostante "la mancanza di fiducia del mercato e della domanda reale rimangono sfide importanti, in futuro, le politiche di sostegno dovranno essere ulteriormente rafforzate', afferma.
bab
(RADIOCOR) 01-07-24 08:10:30 (0075) 5 NNNN