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Bce: taglia i tassi e apre la porta a nuovi allentamenti - FOCUS

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Lubiana, 17 ott - L'ulteriore frenata dell'inflazione, scesa all'1,7% su anno in settembre dal 2,2% di agosto e al tempo stesso i chiari segnali di debolezza dell'economia europea - debolezza che appare destinata a proseguire in questa fine d'anno - hanno spalancato la strada al terzo rialzo di 25 punti base dei tassi, il primo in una riunione senza la pubblicazione delle nuove previsioni dello staff Bce. Il tasso sui depositi, quello che la Bce utilizza per orientare la politica, e' sceso dunque al 3,25% e di conseguenza i tassi sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale sono stati abbassati rispettivamente al 3,40% e al 3,65%. In conferenza stampa, come prevedibile, la presidente Christine Lagarde ha ribadito che il Consiglio direttivo rimane strettamente dipendente dai dati con valutazioni di meeting in meeting e a conferma di questo approccio ha sottolineato come proprio questa decisione di ottobre rifletta un'analisi dei nuovi dati macro emersi dall'ultima riunione di settembre. Dati che confermano la debolezza dell'economia che risente della stagnazione dell'economia tedesca ma che non e' avviata verso una recessione. Su questo punto Lagarde e' stata molto chiara nell'escludere lo scenario di una crescita negativa e nel precisare che lo scenario di base rimane quello di un soft landing anche se la Bce manterra' sotto stretta osservazione alcuni settori in particolare, come quello dell'automotive.

In fin di conferenza stampa, in risposta a una domanda, Lagarde ha detto che la Bce non ha ancora spezzato il collo all'inflazione ma e' sulla buona strada per farlo. Parole che in prospettiva, in vista della riunione di dicembre, sembrano aprire la porta a nuove riduzioni del costo del denaro considerato che nell'analisi del consiglio direttivo, l'inflazione headline appare ora destinata a tornare verso il target 'nel corso del prossimo anno' piuttosto che nella seconda meta' dell'anno come indicato a settembre. I mercati continuano a puntare su riduzioni dei tassi a ogni riunione fino a raggiungere un tasso neutrale del 2% verso la meta' del prossimo anno. La riunione di dicembre dara' con ogni probabilita' una risposta a chi si chiede se la Bce sia pronta ad accelerare il percorso di allentamento monetario o se invece intenda continuare a procedere con cautela. Senza dimenticare che per allora si sapra' chi sara' il nuovo inquilino della Casa Bianca.

Corrado Poggi

(RADIOCOR) 17-10-24 16:32:21 (0604)EURO 5 NNNN

 


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