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Auto: Unrae, +6,5% immatricolazioni veicoli industriali settembre -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 13 ott - 'Dopo un'estate difficile, settembre ha visto una risalita delle immatricolazioni, grazie alla spinta del comparto pesante.

Tuttavia, il quadro complessivo del mercato continua a destare preoccupazione: la contrazione registrata nei mesi estivi ha eroso gran parte della crescita accumulata nel primo semestre e il recente segnale di ripresa appare fragile e temporaneo. Alla luce di queste tendenze, stimiamo che il calo proseguira' nei prossimi mesi e che il mercato si attestera' a fine anno su valori simili a quelli del 2023, con una chiusura prevista tra le 28.500 e le 29.000 unita'', ha dichiarato Paolo A. Starace, presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae, l'Associazione delle Case automobilistiche estere che operano in Italia. Inoltre, Starace ha espresso perplessita' sul Decreto recentemente pubblicato per lo stanziamento di fondi a favore del rinnovo del parco circolante: 'I 25 milioni di euro destinati agli incentivi avrebbero potuto essere impiegati in modo piu' efficace. Il provvedimento non sembra rispondere adeguatamente alle reali necessita' del settore, con uno schema che dispone di risorse insufficienti. Di fatto, il contributo aggiuntivo sosterra' l'acquisto di meno di 200 veicoli e il meccanismo di prenotazione confermera', verosimilmente, i limiti legati al sistema del click day'. Secondo Starace, 'nell'attuale contesto, e' importante considerare il calo della produzione industriale e le previsioni macroeconomiche poco favorevoli per il Paese.

Auspichiamo che il Governo adotti misure piu' lungimiranti per il futuro. Sebbene gli spazi di manovra siano limitati, riteniamo fondamentale che il nostro settore non sia lasciato indietro e che sia istituito al piu' presto un Fondo straordinario dedicato al rinnovo del parco veicolare'.

Sul fronte europeo, infine, 'nonostante le discussioni in corso a Bruxelles, i target di decarbonizzazione per le Case rimangono ad oggi invariati e l'orientamento della Commissione europea sulla transizione ecologica non sembra destinato a subire cambiamenti significativi. Temiamo, pertanto, che il mancato raggiungimento degli obiettivi possa portare a sanzioni gravose per i Costruttori, che si troveranno a sostenere interamente i costi della transizione', ha concluso.

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(RADIOCOR) 13-10-24 11:31:13 (0177) 5 NNNN

 


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