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Auto: Unimpresa, penetrazione elettriche -2% in Europa, sale in Cina e piatta in Usa

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 31 ago - Performance negativa in Europa per le autovetture elettriche e mercato fermo negli Stati Uniti, mentre la Cina cresce, ma a un ritmo non stabile. Secondo quanto emerge da un paper del Centro studi di Unimpresa, il tasso di penetrazione delle vetture a batteria nei Paesi europei, dopo aver raggiunto quasi +9% ad agosto 2023 e' poi crollato fino a sfiorare -6% a dicembre. A una leggera ripresa a inizio 2024, con un rimbalzo a gennaio di poco superiore all'1,5%, e' seguito un nuovo, brusco calo gia' da febbraio, fino a sfiorare il meno 2% di maggio scorso. Secondo Unimpresa, da gennaio 2023 a maggio 2024, il quadro delle vendite delle auto a batteria in Europa, Stati Uniti e Cina e' profondamente mutato: solo i cinesi sono rimasti in una situazione positiva con il tasso di penetrazione al 2%, mentre le immatricolazioni americane sono sostanzialmente ferme. 'Manca una strategia nazionale nell'automotive e manca una visione a lunga scadenza. Le uniche ad avere la visione sono le case produttrici che vogliono pagare poco la manodopera, pagare zero l'energia e vogliono gli uincentivi di Stato. Nessuno pensa pero' alle realta' dell'indotto, fatto da migliaia di aziende italiane e delle loro centinaia di migliaia di dipendenti", ha detto il vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora, sottolineando che "in questo il ministero dimostra tanta buona volonta' ed e' oggettivamente aperto a soluzioni, ma, se tutto dovra' essere deciso da quattro multinazionali, assisteremo all'ennesimo buco di bilancio statale, licenziamenti e depauperamento dei territori". La soluzione, per Unimpresa, e' incentivare la ricerca e sviluppo partendo dalle piccole aziende del settore, rimodulare i crediti di imposta e condividere una strategia nazionale verso la riconversione non solo verso l'elettrico, che non e' il mantra, ma verso soluzioni che prevedano anche altre soluzioni. "E nelle more di una ripresa del settore, e' necessario che il ministero eserciti il proprio potere per obbligare i produttori a firmare contratti di appalto ai propri fornitori in vece degli ordini aperti, quasi impossibili da scontare in banca', ha aggiunto Spadafora.

Ars

(RADIOCOR) 31-08-24 15:52:32 (0314) 5 NNNN

 


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