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AI: PageGroup, meno di 1 italiano su 5 la usa ogni giorno al lavoro -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 12 ott - Secondo il rapporto Talent Trends 2024 di PageGroup, inoltre, molti professionisti italiani poi riconoscono il potenziale dell'AI per trasformare le loro carriere, in particolare nei settori della comunicazione, della tecnologia e dei servizi finanziari. Tuttavia, c'e' una notevole differenza di esperienza nell'uso dell'AI tra i lavoratori italiani rispetto ai loro colleghi del resto del mondo: il 17% dei lavoratori nel nostro paese - contro il 23% degli europei e il 30% a livello mondiale - utilizza l'IA quotidianamente nel proprio lavoro. Emerge poi una forte richiesta di stipendi piu' alti e flessibilita'. La rapida crescita delle retribuzioni avvenuta durante la ripresa post-pandemica ha rallentato, ma i dipendenti continuano a chiedere stipendi piu' alti, nel nostro paese e nel resto del mondo. Dei 2.000 lavoratori italiani intervistati, piu' della meta' (il 53%) da' priorita' allo stipendio quando valuta una nuova opportunita' di lavoro e il 47% non e' soddisfatto della propria retribuzione ed e' alla ricerca di nuove occasioni lavorative, soprattutto per ottenere condizioni economiche piu' vantaggiose. Il 37% ha, inoltre, provato ad ottenere un aumento di stipendio negli ultimi 12 mesi. Per i datori di lavoro secondo il Rapporto di PageGroup il messaggio e' chiaro: la retribuzione e' la chiave per attrarre i talenti; quasi la meta' delle aziende intervistate (41%) sa che proporre un compenso piu' elevato e' essenziale. Quando si parla di soddisfazione sul lavoro e di obiettivi di carriera, l'eta' gioca un ruolo importante. I professionisti over 50 hanno il livello di soddisfazione lavorativa maggiore (34%) e si preoccupano piu' della loro autonomia e della realizzazione personale che di fare carriera: apprezzano la liberta' di scegliere un impiego a misura della propria vita personale e non ambiscono ad avanzamenti di carriera che potrebbero aumentare il carico di lavoro o i livelli di stress. Il 33% poi, e' disposto a rifiutare promozioni a favore del proprio benessere personale, mentre il 17% prende in considerazione la possibilita' di lavorare come autonomo.

Chi si trova intorno ai 30 e 40 anni guarda con interesse alle nuove opportunita' forse perche' non ha ancora raggiunto i propri obiettivi di carriera. Solo il 27% dei dipendenti piu' giovani (20 anni), infine, si dichiara soddisfatto della propria condizione ed il 59% e' insoddisfatto della propria retribuzione.

Ann

(RADIOCOR) 12-10-24 17:19:53 (0427) 5 NNNN

 


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