Agricoltura: Zaglio (Melinda), produzione mele in calo, si faccia sistema -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 18 ago - 'Mi auguro non andremo verso una agricoltura di difesa dal clima, sicuramente dobbiamo cambiare alcuni approcci dal punto di vista agronomico e gestionale', dice anche Maurizio Bottura, della Fondazione Edmund Mach, che si occupa di studi agricoli in Trentino. 'Dobbiamo rassegnarci al fatto di avere primavere sempre piu' precoci, ad esempio, perche' gli inverni sono sempre piu' caldi. In frutticoltura la copertura antigrandine, ad esempio, sta diventando una necessita' piu' che un'esigenza. Di certo i costi per le aziende saranno sempre piu' alti', dice a L'economia delle piccole cose su radio 24. 'Da una parte la prevenzione tecnologica pio' aiutare. Noi, abbiamo su tutta la provincia di Trento un centinaio di stazioni meteo, che registrano i dati minuto per minuto e poi li inviano ad un server ogni dieci minuti e, soprattutto in primavera, sono molto importanti per la gestione delle gelate tardive. Anche le piante sono resilienti, e ci sono degli adattamenti naturali. Potremmo far si che certe coltivazioni che erano tipiche del centro o sud Italia si possano coltivare anche al nord. O che la vite o il melo possano spingersi a coltivare ad altitudini di 700-1000mt cosa che fino a venti, trent'anni fa non era possibile perche' le temperature erano molto piu' rigide', prosegue Bottura. Che conclude: 'la viticoltura e la frutticoltura stanno invadendo territori che fino a poco tempo fa erano dedicati alla foraggicoltura e alla zootecnia'.

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(RADIOCOR) 18-08-24 11:58:32 (0196)FOOD 5 NNNN