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Borsa: Tim scatta a +2% dopo il miglioramento del rating da S&P

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 10 lug - Scatta Tim a Piazza Affari assestando un progresso del 2,03% a 0,2309 euro, quando il Ftse Mib sale dello 0,41%, grazie alla promozione del rating da parte di S&P che, dopo la vendita della rete al fondo Kkr, ha promosso il gruppo di due gradini a BB dal precedente B+, con l'outlook che resta stabile. Come sottolineato in una nota, la convinzione dell'agenzia e' che Tim 'manterra' il suo forte posizionamento su mercato domestico e in Brasile" e che la societa' utilizzera' i proventi della cessione "per gestire la struttura del suo capitale ad alta leva finanziaria" e "mirare a mantenere una leva finanziaria moderata". L'outlook stabile invece riflette "le nostre attese su un turnaround del business domestico, come dimostrano la stabilizzazione della base clienti e dei ricavi medi per cliente, mantenendo al tempo stesso un andamento robusto in Brasile".

Va considerato, come ricordano gli analisti di Equita, che la valutazione non sta incorporando al momento le possibili cessioni di Sparkle e Inwit e il rimborso del canone di concessione, in quanto operazioni ancora non definite come tempistica e ammontare. Secondo Equita, 'la notizia era attesa e conferma il migliorato standing creditizio del gruppo, lasciando aperto ulteriore upside in caso di esecuzione delle opzioni legate a Sparkle (stimate a 750 milioni nella nostra valutazione), Inwit (280 milioni ai prezzi di mercato) e al canone di concessione (incorporato per 750 milioni nella nostra valutazione rispetto a 1 miliardo indicato dalla sentenza esecutiva della Corte d'Appello)'.

Intermonte osserva che la promozione di S&P segue quella di Moody's (da "B1"/negativo a "Ba3"/positivo) e 'potrebbe precedere quella di Fitch (BB-), che a fine 2023 ha messo il rating di TIM sotto osservazione per un miglioramento'. Lo scenario, sottolineano gli analisti, 'sconta la previsione di un operating cash flow ancora relativamente debole per le uscite legate al programma di taglio dei costi, per il piano di prepensionamenti incentivati e per gli oneri una tantum connessi al distacco della rete'. Per quest'anno le stime di assorbimento di cassa, secondo Intermonte, 'sono coerenti con quelle di Moody's e di S&P': su base after lease gli esperti stimano un equity free cash flow negativo per 1,2 miliardi di euro, che porta ad un debito netto di 7,53 miliardi (target a 7,5 miliardi) e ad una leva di 2.0x (guidance a 2.0x). Per quanto riguarda il 2025, Intermonte ipotizza che 'l'equity free cash flow, positivo per 190 milioni, sia completamente compensato dai dividendi pagati alle minoranze in Brasile (220 milioni) risultando in un debito netto stabile anno su anno (7,56 miliardi) e una leva in leggero miglioramento (1.9x). Sul 2026, la stima e' invece di un equity free cash flow positivo di 670 milioni che, 'al netto dei dividendi di Tim Brasil, si traduce in una riduzione del debito di circa 0,4 miliardi, in area 7,16 miliardi (guidance tra i 7,0 e i 7,5 miliardi) e un miglioramento della leva a 1.7x (target compreso tra 1,6 e 1,7x). Si segnala che nelle stime al 2026, Intermonte non considera la cessione di Sparkle (dal valore stimato di 0,8 miliardi), l'incasso di 1 miliardo legato alla restituzione del canone 1998, e la cessione di Inwit (stimata per 0,3 miliardi) e gli earnout su NetCo (visti a 2,9 miliardi).

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(RADIOCOR) 10-07-24 10:23:47 (0210)INF 5 NNNN

 


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