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Borsa: Tim (+1,4%), dopo addio rete ipotesi M&A e riassetto capitale

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 08 lug - Fioccano le ipotesi sulle future prospettive di Tim che, dopo la cessione della rete al fondo Kkr, ha piu' ampi margini di manovra essendosi liberata di una parte del 'fardello' del debito.

Prospettive premiate dagli investitori a Piazza Affari, dove le azioni ordinarie viaggiano in rialzo dell'1,4% (e +1% per le risparmio). Equita, partendo da alcuni articoli apparsi sulla stampa, sintetizza come la cessione della rete, secondo molti osservatori, metta il gruppo 'in condizione di tornare a investire per la crescita, grazie al forte deleverage. Nel mercato consumer, consente inoltre a Tim di lanciare nuove offerte (integrando per esempio contenuti premium, servizi fissi e mobili e apparati) con maggiore tempismo, senza dover attendere l'ok preventivo dell'autorita''. Nel frattempo, la tlc 'intende cercare una soluzione piu' strutturale per il segmento Consumer, ponendosi con un ruolo attivo nel consolidamento del mercato' e indiscrezioni 'citano come opzioni sia Iliad che Poste Mobile'. Su Enterprise, invece, 'l'obiettivo e' di crescere piu' del mercato (+6% Cagr) internalizzando alcuni servizi in modo da migliorare i margini, senza escludere opzioni di crescita esterna'. Ma tra gli stimoli dei prossimi mesi c'e' anche 'il potenziale earn-out legato all'aggregazione tra NetCo e Open Fiber, la vendita di Sparkle e della quota residua in Inwit e la restituzione del canone di concessione'. Sul tema azionariato resta il nodo di Vivendi, 'che sembra ormai intenzionata a trovare il modo migliore per uscire dall'investimento'. Senza escludere che possa essere messa in agenda la conversione delle risparmio, 'anche se questa operazione e' resa complessa dal premio a cui trattano i titoli'.

Sugli stessi spunti si soffermano gli analisti di Intermonte, ricordando come nei recenti meeting con gli investitori, 'il management di Tim non abbia escluso per Enterprise un ruolo di consolidatore del mercato' e 'il consolidamento con altre realta' ICT' dovrebbe consentire a Tim Enterprise di 'rafforzarsi anche in vista dell'imminente fusione tra Fastweb e Vodafone Italia'. Sulla divisione Consumer, invece, un'eventuale deal tra Tim e PosteMobile 'avrebbe minori rischi antitrust rispetto a una combinazione con Iliad a livello di concentrazione sia di quote di mercato mobile residenziale, sia di spettro, e potrebbe garantire interessanti sinergie dall'ottimizzazione della rete distributiva e dei servizi a valore aggiunto offerti oggi da PosteMobile, ma andra' verificata la posizione di Poste Italiane sulla strategia di valorizzazione dell'asset'. Per quanto riguarda le ipotesi di riassetto della struttura del capitale, infine, la conversione delle azioni di risparmio unitamente al ripristino del dividendo ordinario, 'potrebbe determinare un massiccio ritorno di interesse presso investitori istituzionali'. Intermonte ribadisce la sua 'view' positiva sul titolo, mantenendo 'una preferenza per le azioni di risparmio per riflettere il possibile pagamento dei dividendi arretrati con il ritorno all'utile di Tim Spa' ma 'anche l'opzionalita' legata alla conversione, su cui tuttavia sara' necessario il supporto di Vivendi'.

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(RADIOCOR) 08-07-24 11:51:44 (0280)INF 5 NNNN

 


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