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Borsa Parigi: +21% Atos, accordi con banche e bondholders avvicinano uscita da crisi

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 15 lug - Atos in volo alla Borsa di Parigi, dopo l'annuncio della nuova, decisiva tappa per l'uscita dalla crisi. Il titolo del gruppo informatico francese attorno alle 12 segna un progresso del 21% a 1,3 euro. Da inizio anno, per altro, la perdita e' dell'80% circa. Atos ha reso di noto di avere raggiunto un accordo di finanziamento con un gruppo di banche e creditori obbligazionari e di avere siglato un'intesa di lock-up con la maggioranza dei creditori finanziari che copre tutti i principali aspetti del piano di ristrutturazione. Il nuovo finanziamento ottenuto da banche e bondholders, in parti uguali, ammonta a 1,67 miliardi di euro. Il gruppo si e' inoltre assicurato un prestito intermedio di 800 milioni, per 450 milioni gia' accessibile. In base ai termini dell'accordo di lock-up, "i firmatari si impegnano a sostenere e realizzare qualsiasi passo o azione ragionevolmente necessaria per l'attuazione e il completamento della ristrutturazione finanziaria della societa'", ha spiegato Atos in un comunicato stampa. Gli altri creditori 'avranno l'opportunita' di partecipare all'accordo di lock up fino al 22 luglio', ha precisato la societa'. 'La firma dell'accordo di lock con la maggioranza dei nostri creditori finanziari e' una pietra miliare del nostro processo di ristrutturazione', ha dichiarato il presidente del cda di Atos, Jean Pierre Mustier. Gli accordi raggiunti 'ci avvicinano alla presentazione del piano di ristrutturazione al Tribunale di Commercio entro la fine di luglio, come previsto', ha sottolineato il ceo Paul Saleh, facendo riferimento all'approvazione del Tribunale necessaria per attuare il riassetto della societa', che conta 90mila dipendenti. Sotto il peso di 4,8 miliardi di debito e con un'azione finita anche sotto 1 euro in Borsa nei mesi scorsi, Atos ha avviato a febbraio una procedura di ristrutturazione sotto l'egida del tribunale di Commercio. Da allora tuttavia si sono succeduti una serie di colpi di scena. Il principale e' stata a fine giugno la decisione del gruppo Onepoint di David Layani, primo azionista di Atos con l'11%, di abbandonare la partita dopo essere stato scelto per guidare la ripresa del gruppo. Banche e creditori hanno deciso allora di subentrare per rilevare e salvare la societa'. La ristrutturazione include, oltre all'apporto di 1,67 miliardi di finanziamenti, un aumento di capitale di 233 milioni e una riduzione del debito di circa 3 miliardi. Al termine delle operazioni che saranno realizzate in base al calendario indicato dalla societa' nel corso del secondo semestre per diventare effettive entro la fine dell'anno o nel primo trimestre 2025, banche e obbligazionisti diventeranno gli azionisti di maggioranza con una quota che potrebbe essere del 74% del capitale se gli attuali azionisti parteciperanno al 100% all'aumento di capitale da 233 milioni o del 99,9% se non parteciperanno affatto. Sotto il profilo della governance, banche e obbligazionisti 'non intendono agire di concerto" e di conseguenza la societa' restera' 'non controllata'. Il cda sara' formato in prevalenza da indipendenti, ma 'alcuni creditori avranno il diritto di proporre la nomina di membri e/o sindaci' al termine della ristrutturazione. Partner informatico del Comitato Olimpico Nazionale dal 2002, Atos e' uno dei pilastri tecnologici delle Olimpiadi di Parigi che iniziano il 26 luglio. Il gruppo e' responsabile in particolare della gestione degli accrediti, della diffusione istantanea dei risultati e della sicurezza informatica.

"Siamo pronti per i Giochi Olimpici, abbiamo gia' superato tutte le fasi dei test. Siamo mobilitati per garantire che questi Giochi siano un successo, come tutte le altre edizioni che abbiamo gestito", ha dichiarato il ceo Saleh, durante una conference call nella mattinata. Il futuro del gruppo ha anche una forte dimensione politica legata alle sue attivita' strategiche nel campo della difesa, che includono le commesse all'esercito e i supercomputer utilizzati per il deterrente nucleare francese. Per questo sono in corso trattative esclusive con il Governo francese che e' interessato a rilevare le 'attivita' sovrane' della divisione Bds (Big Data e Cybersecurity). A meta' giugno lo Stato ha fatto un'offerta di 700 milioni di euro.

Gli-col

(RADIOCOR) 15-07-24 11:57:37 (0248)INF 5 NNNN

 


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