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Borsa: Moncler argina le perdite allo 0,9% dopo semestrale in crescita

Dai broker target price ben sopra l'attuale quotazione (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 25 lug - Moncler argina le perdite a Piazza Affari, nonostante l'ondata di vendite che sta trascinando in basso il comparto del lusso e della moda. Del resto la societa' ha pubblicato una semestrale in crescita, con un utile operativo al di sopra del consensus.

E' stata un'eccezione, insieme a Cucinelli, visto che invece i grandi gruppi quotati hanno pubblicato conti deludenti, con un rallentamento del giro d'affari. Cosi' le azioni hanno tentato in avvio di difendere le posizioni, poi hanno imboccato la strada del ribasso, segnando un calo dello 0,9% a 53,9 euro.

Nel primo semestre il gruppo ha realizzato ricavi consolidati pari a 1,23 miliardi di euro, in crescita dell'11% a cambi costanti rispetto allo stesso periodo del 2023 o dell'8% a cambi correnti. L'ebit consolidato e' stato di 258,7 milioni, rispetto ai 217,8 milioni del primo semestre 2023. Il risultato netto si e' attestato a 180,7 milioni (+24,2%). Anche le indicazioni emerse nel corso della conference call sono state incoraggianti: ad esempio e' stato detto dal management che nel mese di luglio il retail di Moncler non ha mostrato particolari differenze rispetto al secondo trimestre, eccetto per un leggero rallentamento del cluster cinese e della Francia, impattata dalle Olimpiadi (che scoraggiano sia traffico locale che turismo). Ad ogni modo, come evidenziato nel corso della call, i mesi estivi e soprattutto luglio sono di bassa stagionalita' per la societa'. I vertici del gruppo hanno invece indicato che il wholesale nel 2024 soffrira' sia per Moncler sia per Stone Island. Luciano Santel, chief corporate and supply officer del gruppo, ha affermato che il gross margin e' atteso in crescita anche nel secondo semestre.

Gli analisti di Equita hanno deciso di rimodulare leggermente le stime per l'intero 2024: il fatturato sara' di 3,1 miliardi, in ribasso dell'1% rispetto alla precedente previsione e l'ebit adjusted di 923 milioni, il 2% sotto la precedente indicazione. L'utile netto, infine, e' visto a 647 milioni (-1%). Cosi' anche il target di prezzo e' stato portato a 70 euro (-3%), livello ben superiore ai corsi di Borsa cosicche' la raccomandazione rimane un 'Buy'. Sebbene la visibilita' sull'andamento del business sia ancora limitata, 'Moncler si conferma tra i best performer del settore, con solido momentum anche nell'attuale contesto e multipli attraenti', hanno spiegato gli analisti, ricordando che il rapporto tra prezzi e utili al 2025 si attesta a 20 volte contro la media storica degli ultimi cinque anni di 28,5 volte. Sono piu' cauti gli analisti di Intermonte che hanno confermato un 'Neutral'. Hanno pero' portato il target di prezzo a 62,5 euro, dai precedenti 64 euro, dopo aver leggermente limato le stime per il 2024 e 2025. 'Il titolo e' scambiato a multipli abbastanza attraenti rispetto ai livelli storici, ma le tendenze di mercato probabilmente rimarranno incerte, fornendo scarsa visibilita' sull'andamento del quarto trimestre, periodo in cui il gruppo realizza quasi il 40% dei ricavi dell'anno', hanno motivato. Anche Jefferies continua a raccomandare prudenza ('Hold' con target di prezzo a 58 euro), pur riconoscendo che l'utile operativo dei primi sei mesi dell'anno e' stato sopra le attese. Per la casa d'affari rimane pero' il punto interrogativo sullo slancio del marchio Moncler nel secondo semestre, oltre che sul rilancio di Stone Island. Infine Bernstein raccomanda un 'Neutral' ma individua un target di prezzo ben piu' elevato delle quotazioni, a 69 euro. Gli esperti hanno evidenziato che il gruppo Moncler e' cresciuto in Asia, facendo nettamente meglio di altri gruppi. Nella regione le vendite di Moncler nel periodo aprile-giugno sono aumentate del 6% a cambi costanti, mentre ad esempio quelle del colosso Lvmh hanno battuto la fiacca, cosi' come quelle di Richemont. 'Le Americhe restano l'anello piu' debole per Moncler', hanno sottolineato (calo delle vendite a cambi costanti dell'1% nel secondo trimestre, contro il +2% di Lvmh negli States e +10% di Richemont nelle Americhe). 'Moncler ha ottenuto risultati leggermente migliori anche in Emea, con una crescita a cambi costanti del +6% nel secondo trimestre, contro il +5% di Richemont e +4% di Lvmh'. Secondo Bernstein l'andamento delle vendite nel mondo 'dovrebbe rassicurare gli investitori sullo slancio dei brand del gruppo, soprattutto perche' i consumatori cinesi alla fine sono cruciali per la crescita attesa nell'intero 2024'. Va tenuto conto che il gruppo guidato da Remo Ruffini, conclude il report di Bernstein, ha conquistato il cuore dei consumatori cinesi, continuando a crescere nel secondo trimestre, anche se con tassi in rallentamento. Moncler stessa, comunque, ha riconosciuto che e' avvenuto uno spostamento dei consumi cinesi, con il 30% della spesa che nella prima parte dell'anno e' stata effettuata al di fuori della Cina. Tale percentuale e' prevista in crescita al 40% nella seconda parte del 2024.

emi-

(RADIOCOR) 25-07-24 10:30:56 (0285) 5 NNNN

 


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