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Borsa Londra: +5,5% Gsk dopo accordo su gran parte dei contenziosi Zantac negli Usa

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 10 ott - Gsk svetta alla Borsa di Londra grazie agli accordi raggiunti negli Usa su gran parte dei contenziosi legati allo Zantac, con costi inferiori al previsto. Il titolo del gruppo farmaceutico britannico attorno alle 10,30 segna un rialzo del 5,5,% a 1.537,50 pence, con la migliore performance dell'indice Ftse 100 (-0,12%) e anche dello Stoxx Europe 600. Gsk ha accettato di pagare fino a 2,2 miliardi di dollari per risolvere il 93% (circa 80.000 casi) delle richieste di risarcimento presentate a un tribunale statale Usa, legate allo Zantac, farmaco accusato dai ricorrenti di essere cancerogeno. Le transazioni con 10 studi legali in rappresentanza dei querelanti, 'sono state concordate senza ammissione di responsabilita'', precisa un comunicato, aggiungendo che i legali 'stanno raccomandando all'unanimita' ai loro clienti di accettare i termini dell'accordo", la cui completa attuazione e' prevista entro la prima meta' del 2025. Gsk ha anche confermato di avere raggiunto un'intesa di principio per pagare un totale di 70 milioni di dollari per risolvere la denuncia presentata in precedenza da Valisure, che e' ora soggetta all'approvazione finale da parte del Ministero della Giustizia Usa. Le somme che il gruppo si e' impegnato a pagare sono nettamente al di sotto delle attese degi analisti. Jp Morgan, tra gli altri, prevedeva un esborso di 3,5 miliardi di dollari. Nel comunicato in cui annuncia gli accordi, Gsk torna a sottolineare che 'se da un lato in base al consensus scientifico non c'e' una prova evidente o affidabile che la ranitidina (il principio su cui si basa lo Zantac, ndr) aumenti il rischio di cancro, dall'altro Gsk crede fermamente che questi accordi siano nel miglior interesse a lungo termine della societa' e dei suoi azionisti poiche' eliminano significative incertezze finanziarie, rischi e distrazioni associati a contenziosi prolungati'. Il gruppo prevede di riconoscere nei suoi conti del terzo trimestre un onere di 1,8 miliardi di sterline (2,3 miliardi di dollari) a seguito dall'accordo e per il 7% dei casi ancora pendenti, in parte controbilanciati dai minori spese legali in futuro. I costi saranno finanziati da Gsk tramite 'risorse esistenti' e 'non ci sono cambiamenti nell'agenda di crescita e investimenti per l'R&S del gruppo a seguito degli accordi', precisa infine la societa'. La ranitidina, utilizzata contro il bruciore di stomaco e contenuta in farmaci da banco negli Stati Uniti e in Canada, e' stata prodotta e commercializzata da diversi laboratori farmaceutici tra cui Gsk e la francese Sanofi prima di essere ritirata nel 2019. Una lunga serie di class actions e denunce legali sono state avviate dopo che la Food and Drug Administration statunitense ha avvertito nel 2019 che alcuni farmaci a base di ranitidina, incluso lo Zantac, contenevano bassi livelli di un contaminante ambientale (Ndma) considerato "probabile cancerogeno". Negli ultimi anni, Gsk ha ottenuto numerose vittorie legali su questo tema, in particolare negli Stati Uniti e ha firmato numerosi altri accordi amichevoli per evitare processi. Per il gruppo britannico si tratta di un risultato "significativamente migliore di quanto inizialmente previsto dai mercati", commentano gli analisti Hargreaves Lansdown, sottolineando che "Gsk ha compiuto un passo da gigante per porre fine alla lunga battaglia legale" su questo dossier.

Gli-col

(RADIOCOR) 10-10-24 10:40:56 (0230)SAN 5 NNNN

 


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