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Borsa: Cucinelli debole (-0,7%) nonostante buona crescita fatturato nel primo semestre

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 12 lug - Brunello Cucinelli in calo a Piazza Affari, a dispetto della crescita a doppia cifra del fatturato registrata nei primi sei mesi dell'anno (+14,1% a cambi correnti e +14,7% a cambi costanti). I titoli, partiti in calo di oltre l'1%, scivolano dello 0,7%, attestandosi a 92,95 euro.

Del resto i numeri sulle vendite annunciati ieri a Borsa chiusa, sebbene in vivace rialzo, sono risultati in linea con le previsioni del mercato. Sono inoltre state confermate le stime di crescita per l'intero 2024, al 10%, e per il 2025, sempre attorno al 10%. La societa' ha anche ribadito di puntare a un raddoppio del fatturato al 2030. Le indicazioni, senza dubbio, sono positive e superiori alla media del settore, ma a questo punto gli analisti ritengono che i titoli siano gia' correttamente valutati dal mercato e che in piu' l'azienda umbra nei mesi venturi non riuscira' ancora a stupire gli investitori, come successo l'anno scorso, rivedendo piu' volte al rialzo le previsioni sull'andamento del business.

Intermonte, ad esempio, raccomanda prudenza ('Neutral'), pur stimando un prezzo obiettivo a 105 euro, superiore ai corsi di Borsa. 'Il gruppo continua a beneficiare del suo posizionamento nell'abbigliamento di lusso assoluto, grazie a un prodotto esclusivo, altamente chic e riconoscibile, realizzato con grande artigianalita'. Questi fattori ci sembrano giustificare il premio a cui il titolo tratta rispetto ai concorrenti', hanno indicato, ricordando che il rapporto tra prezzo e utili attesi a fine anno si attesta attorno a 52 volte. Anche Equita conferma la raccomandazione di 'Hold', pur indicando un target price piu' elevato delle effettive quotazioni, a 100 euro. Gli esperti della sim hanno apprezzato l'andamento delle vendite nei primi sei mesi dell'anno, ma al tempo stesso hanno puntato l'indice sull'andamento del rapporto capex-debito, che potrebbe essere lievemente superiore alle attese a causa degli investimenti che effettuera' la societa', dal raddoppio della fabbrica di Solomeo (i cui lavori saranno completati nel 2026) e alle nuove fabbriche di sartoria maschile a Penne e a Gubbio. Nel dettaglio il rapporto capex-debito dovrebbe essere del 9,5% rispetto al 9-9,5% indicato in precedenza. 'Un'incidenza simile e' prevista ora anche per il 2025, rispetto a quella del 7-8%', hanno commentato gli esperti di Equita, aggiungendo: 'la nostra stima di fatturato per l'intero 2024 rimane leggermente piu' ottimistica di quella dell'azienda, con un rialzo attorno al 13%, ipotizzando un retail in lieve accelerazione nella seconda parte dell'anno'. Quanto al wholesale, e' da mettere in conto un peggioramento del giro d'affari nella seconda parte del 2024, con un andamento delle vendite piatto o addirittura negativo per confronto piu' difficile e tempistiche di consegne dell'Autunno/Inverno piu' sbilanciate sul secondo trimestre 2024. 'Le valutazioni appaiono ragionevoli, ma allo stesso tempo non particolarmente attraenti, sia in termini assoluti (il rapporto tra prezzo e utili attesi nel 2024 si attesta a 46 volte, vicino alla media storica di 50 volte del periodo 2022-2023) che relative rispetto ai concorrenti (premio del 120% contro media 113% nel 2022-23, range 80%-140%)', hanno concluso gli analisti della sim. Cautela e' stata consigliata anche dagli esperti di Jefferies, che hanno confermato il giudizio di 'Hold' con target di prezzo a 97 euro. Per la casa d'affari gli utili del primo semestre, che saranno annunciati a fine agosto, presuppongono un margine ebit in miglioramento di 50 punti base rispetto all'anno prima (ebit visto a 103 milioni). 'Riteniamo che i progressi piu' moderati dei ricavi nel secondo semestre (del +11,5% al netto dei cambi) siano alla base di un margine stabile', hanno aggiunto, prevedendo un ebit di fine anno a 212,6 milioni, che si basa su una crescita delle vendite a cambi costanti del 13% (rispetto al circa 10% target) e sul margine ebit di +29 punti base su base annua. Jefferies, pero', ricorda che Brunello Cucinelli non puo' essere considerata un'azienda che anticipa l'andamento del settore del lusso. Il titolo del report e' infatti 'La calma prima della tempesta?'. Del resto la societa' umbra e' molto esposta allo shopping dei piu' abbienti e inoltre e' poco presente in Cina, dove ha ancora ampi spazi di crescita. 'Fattore, quest'ultimo, che giustifica anche le quotazioni a premio rispetto a societa' concorrenti, nonostante i margini della societa' siano inferiori alla media', hanno concluso gli analisti di Jefferies.

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(RADIOCOR) 12-07-24 10:11:11 (0198) 5 NNNN

 


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