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Borsa: Campari +0,47%, dazi cinesi non preoccupano, analisti positivi

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 09 ott - Campari sotto la lente insieme al settore degli alcolici, dopo che la Cina ieri ha annunciato di aver introdotto misure anti-dumping sulle importazioni di brandy dall'Unione Europea, in risposta ai dazi imposti europei sui veicoli elettrici cinesi. I titoli della societa' salgono dello 0,47% a 7,27 euro, dopo la frenata dell'1,6% della vigilia.

Nel dettaglio gli importatori di brandy dell'Unione europea dovranno depositare garanzie pari al 34,8%-39% del valore delle merci importate a partire dall'11 ottobre. La decisione, che colpisce in particolare i brand francesi, vede marchi come Hennessy e Remy Martin impattati con tassi di deposito rispettivamente del 39% e 38,1%. La Francia e' il principale esportatore, rappresentando il 99% delle importazioni cinesi di brandy nel 2023, pari a un valore di circa 1,7 miliardi di dollari. La mossa e' vista come una ritorsione per la decisione dell'UE di imporre dazi sui veicoli elettrici prodotti in Cina: da ottobre, infatti, Bruxelles ha deciso di applicare tariffe fino al 35,3% sui veicoli cinesi. Va ricordato che la Cina aveva precedentemente sospeso i dazi sul brandy come gesto di buona volonta', ma ora e' tornata sui propri passi.

Gli analisti di Intermonte, comunque, confermano la raccomandazione di 'Outperform' sulle Campari, con target di prezzo a 10,2 euro, evidenziando che l'esposizione della societa' all'area Asia Pacifico e' molto ridotta, attorno al 6% del fatturato totale di gruppo, con il 3% rappresentato dall'Australia e il restante 3% dagli altri Paesi dell'area.

'Il mercato cinese stand-alone dovrebbe rappresentare circa l'1%/1,5% del fatturato totale', hanno concluso gli esperti.

Anche Equita mantiene la raccomandazione di 'Buy' sulle Campari, con target di prezzo a 10 euro, proprio per il presupposto che 'le vendite di cognac in Cina rappresentino meno dell'1% dei ricavi nel breve termine', hanno scritto nella nota odierna gli analisti, che per altro hanno anche ricordato che 'il provvedimento annunciato ieri sembra comunque avere ancora carattere temporaneo e rappresentare principalmente un elemento negoziale in risposta alla decisione dell'Unione europea varata venerdi' sull'imposizione di dazi sui veicoli elettrici importati dalla Cina'. Equita sottolinea che anche Lvmh alla fine ha un'esposizione marginale (Hennessy rappresenta circa il 4% dell'ebit e realizza quasi il 20% dei ricavi in Cina), per cui ha confermato il 'Buy' anche sulle azioni del colosso francese. Sono invece maggiormente esposti gli altri principali player del cognac, ovvero Pernod Ricard (10% dei ricavi in Cina, principalmente cognac) e Remy Cointreau (35% dei ricavi da cognac in Cina).

emi-

(RADIOCOR) 09-10-24 11:47:57 (0270) 5 NNNN

 


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