Borsa: banche in rosso, Mosca blocca l'uscita dell'austriaca Rbi da Russia

Mercato valuta anche possibile maxi taglio tassi Fed (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 06 set - Titoli delle banche sotto pressione a Piazza Affari e nel resto d'Europa, mentre il mercato valuta l'ipotesi di un allentamento della politica monetaria piu' rapido del previsto e le ricadute degli sforzi per ridurre l'esposizione alla Russia. Sul primo fronte, nelle ultime settimane gli operatori hanno cominciato a ritenere piu' probabile un maxi taglio dei tassi da 50 punti base da parte della Federal Reserve nella riunione del 18 settembre. Eventualita' a cui al momento il mercato assegna il 41% di chance ma che potrebbe diventare ancor piu' credibile nel caso in cui il dato sul mercato del lavoro Usa risultasse inferiore alle previsioni. Le quotazioni degli istituti di credito scontano da tempo la prevista riduzione dei tassi, che tuttavia potrebbe ora essere piu' rapida di quanto stimato inizialmente. Sul fronte russo, intanto, un tribunale ha congelato le azioni dell'austriaca Raiffeisen Bank International nella controllata locale, impedendone di fatto la vendita. Raiffeisen ha gia' annunciato che ricorrera' contro la decisione del giudice, che rappresenta il maggior blocco di asset effettuato a oggi nel braccio di ferro tra Mosca e l'Occidente, ma intanto a Vienna le azioni dell'istituto cedono il 7,56%.

A Piazza Affari, cosi', le vendite colpiscono Bper (-1,89%) e Mps (-2,02%). Vendite anche su Unicredit (-1,28%), che di recente ha chiesto chiarimenti alla Corte di giustizia europea sulle modalita' di uscita dalla Russia proprio per evitare espropri da parte di Mosca, e sulla Popolare di Sondrio (-1,53%). Nel resto d'Europa, dove il sottoindice Stoxx del comparto scivola dell'1,15%, Bnp Paribas perde lo 0,8% a Parigi, Barclays l'1,9% a Londra, Commerzbank l'1,05% a Francoforte e Caixabank l'1,34% a Madrid.

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(RADIOCOR) 06-09-24 10:11:45 (0209) 5 NNNN