Borsa: banche contrastate, per Bpm (+1%) 'buy' da Deutsche Bank

Analisti positivi su redditivita' (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 15 ott - Il settore bancario e' contrastato a Piazza Affari (Ftse Mib -0,2%), con gli investitori che, da una parte, tirano un sospiro di sollievo perche', in base alle indiscrezioni, la legge di bilancio non dovrebbe prevedere un aumento dell'Ires (imposta sui redditi delle societa'). Dall'altra invece studiano l'impatto sulla redditivita' della decisione sui tassi della Bce, in calendario giovedi' prossimo. Cosi' si muovono in rosso gli istituti del polo Unipol (+0,77%) - Popolare di Sondrio (-1,25%), Bper (-0,75%) - e Mps (-1,73%), mentre proseguono le indiscrezioni su una cordata guidata da Finint pronta a rilevare una parte del capitale della banca.

Tra i pochi titoli del settore che resistono in rialzo c'e' Bpm (+1% a 6,27 euro), premiata dalla promozione da 'hold' a 'buy' da parte di Deutsche Bank con target price di 7,4 euro. Il giudizio, spiegano gli analisti, tiene conto di 'ricavi netti piu' resistenti del previsto nel 2025, che potrebbero generare sorprese positive rispetto al consensus, del possibile rialzo relativo alla guidance del Cet1 al 14% nel 2026 e del probabile aumento degli utili per azione dal 2024 al 2027 del 4%'. Banco Bpm per gli esperti e' 'un'attivita' bancaria redditizia e ben capitalizzata' che 'sta mitigando l'impatto dei tassi piu' bassi'. Questo 'rafforza la fiducia nel raggiungimento dell'obiettivo di utile netto per il 2026 - afferma Deutsche Bank - anche se l'Euribor dovesse raggiungere un livello del 2%, ben al di sotto delle ipotesi contenute nel business plan (3,1%)'.

Inoltre la potenziale acquisizione di Commerzbank da parte di Unicredit potrebbe aumentare l'appeal speculativo dell'istituto, per gli analisti. 'Il Credit Agricole - che gia' detiene il 9% di Bpm - potrebbe avere piu' motivazioni per prendere in considerazione un'aggregazione delle sue attivita' nazionali' se l'operazione di Piazza Gae Aulenti sull'istituto tedesco andasse a buon fine. Invece 'se Unicredit non dovesse portare a termine un'aggregazione transfrontaliera - ipotizza Deutsche Bank - riteniamo che il mercato potrebbe incorporare un valore piu' alto, perche' un consolidamento nazionale diventerebbe un'opzione piu' concreta'.

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(RADIOCOR) 15-10-24 11:14:14 (0289) 5 NNNN