Money Management
Il complesso di regole atte alla gestione efficiente del patrimonio
FTA Online News, Milano, 10 Apr 2013 - 14:37
Il money management si compone di due ambiti fondamentali e inscindibili tra loro: risk management ("gestione del rischio") e position sizing. La prima analizza il rischio legato alla posizione assunta sul mercato; la seconda individua il capitale da investire in ogni singola operazione aperta sul mercato e la ripartizione del capitale tra i vari asset di portafoglio.
La corretta gestione del rischio ha come unico scopo la massimizzazione del profitto e la riduzione al minimo delle perdite, a prescindere dal sistema di trading utilizzato.
Ogni strategia di money management segue una logica di fondo, costituita da diversi punti fondamentali:
- Disponibilità di capitali adeguati allo strumento finanziario utilizzato;
- Rischio limitato a non più del 2-3% del portafoglio per ogni singola operazione;
- Utilizzo dello stop-loss dopo aver assunto posizione sul mercato;
- Definizione del rischio massimo per il portafoglio (drawdown): se dovessero scattare contemporaneamente tutti gli stop-loss impostati, il trader deve conservare una quota di capitale sufficiente per continuare ad operare sul mercato;
- Quantificazione del rischio attraverso un corretto calcolo del risk/reward: per ogni unità di rischio si deve calcolare un target di 2-3 unità di rendimento;
- Conoscenza approfondita del mercato in cui si intende investire;
- L’esito di ogni operazione deve essere considerato in modo indipendente da quello dell’operazione precedente;
- Chiusura di una parte delle posizioni aperte in caso di profitto.
Tra i modelli di ottimizzazione del "position sizing" possono essere citate la Formula di Kelly e la Formula di Larry Williams.
La formula di Kelly è stata utilizzata dai giocatori d’azzardo per massimizzare le scommesse ottimizzandole nel lungo periodo. Successivamente l’ambito di applicazione del modello è stato esteso alle attività di investimento per calcolare la quota di capitale da impiegare in ogni singola operazione (F), dato l’asset a disposizione.
F=W-(1-W)/R
Dove, W è la probabilità che ogni singola operazione si traduca in un risultato positivo. Si ottiene dividendo il numero delle operazioni che hanno generato un guadagno per il totale delle operazioni effettuate (positive e negative); R è il rapporto tra trade vincenti e trade perdenti, ovvero il valore medio delle operazioni chiuse in profitto (media dei guadagni) diviso per il valore medio delle operazioni chiuse in perdita (media delle perdite).
L’equazione produce come risultato un numero inferiore a 1 che rappresenta la dimensione della posizione che dovrebbe essere assunta sul mercato, ovvero la percentuale del portafoglio da allocare in ogni singola operazione. La formula di Kelly trascura tuttavia importanti parametri di valutazione come il drawdown del sistema, il numero delle operazioni in perdita e la volatilità del mercato.
La formula di Larry Williams rappresenta un’evoluzione della formula di Kelly e calcola il numero dei contratti/azioni per la posizione da assumere sul mercato in funzione della percentuale di rischio: tale parametro è aleatorio poiché la tolleranza media al rischio è un parametro soggettivo, per cui cambiando questo parametro i risultati generati dal sistema saranno diversi.
F = (Capitale x Rischio%) / massimo drawdown
Dove il drawdown rappresenta la quantità di denaro che si può perdere nell’attività di trading, in percentuale del capitale disponibile.
Nel caso in cui un trader con un capitale disponibile pari a 100.000 euro decida di rischiare un massimo del 2% in ogni singola operazione, tenendo conto che il suo sistema di trading ha avuto un drawdown massimo statistico di 600 euro, il calcolo del position sizing diventa:
F = (100.000 x 2%) / 600 = 3,33 contratti/azioni