Cosa sono CTZ, CCTeu e i Buoni degli enti locali

Approfondisci le caratteristiche dei Certificati di Credito del Tesoro e dei Buoni Ordinari degli enti locali



FTA Online News, Milano, 08 Mar 2024 - 17:45
I titoli di Stato sono obbligazioni emesse dal MEF per ottenere liquidità e far fronte al debito pubblico o finanziare le spese previste. Oltre a BOT e BTP, il MEF emette sul mercato italiano CCTeu. Agli enti locali è data inoltre la facoltà di emettere obbligazioni proprie (BOR, BOP, BOC), ma a determinate condizioni.

Cosa sono i CCTeu (Certificati di Credito del Tesoro indicizzati all’Euribor)

Una tipologia di titoli emessi obbligazionari emessi dallo Stato è rappresentata dai Certificati di Credito del Tesoro indicizzati all’Euribor (CCTeu). Si tratta di titoli a tasso variabile la cui scadenza prevista può andare dai 3 ai 7 anni. 
I CCTeu pagano cedole semestrali indicizzate al tasso Euribor a 6 mesi, maggiorato di uno spread (un margine). Sulla remunerazione incide anche l’eventuale scarto di emissione, dato dalla differenza tra il valore nominale a rimborso ed il prezzo pagato per il titolo all’emissione.
I CCTeu hanno quindi adeguano la cedola ai tassi correnti di mercato, permettendo all’investitore la possibilità, in caso di smobilizzo dell’investimento prima della scadenza, di recuperare, grosso modo, il capitale inizialmente investito. Ai fini della determinazione della cedola semestrale, al tasso Euribor a 6 mesi si somma algebricamente un margine (o spread) che viene definito al momento di emissione del nuovo titolo. Il tasso cedolare semestrale viene calcolato a partire dal tasso annuo lordo tenendo conto del numero di giorni effettivi del semestre di riferimento su 360 (Convenzione Act/360).
La cedola quindi è il prodotto tra il tasso cedolare semestrale ed il valore nominale del bond arrotondato al terzo decimale.
La cedola netta incassata dall’investitore terrà conto della ritenuta fiscale attualmente del 12,50%. Sul rendimento lordo dell’investimento, oltre alle cedole incassate, incide anche lo scarto di emissione (ovvero la differenza tra valore nominale e prezzo di emissione).
 

Emissione del CCTeu

Il collocamento avviene di solito una volta al mese, alla metà del mese. Il meccanismo di emissione è quello dell’asta marginale a cui partecipano gli intermediari abilitati. In caso di acquisto all’asta, di norma non è prevista nessuna commissione a carico del sottoscrittore. I CCTeu sono negoziati sul MOT per piccoli importi (multipli di 1.000 euro) e su MTS, possono inoltre essere scambiati su tutte le altre piattaforme regolamentate o sui mercati OTC. 
 

BOC, BOP e BOR: cosa sono i buoni degli enti locali


I Buoni Ordinari Comunali (BOC) sono obbligazioni emesse da Comuni, per finanziare l’attività amministrativa e di sviluppo locale. Esistono anche i Buoni Ordinari Regionali (BOR) e Provinciali (BOP), emessi con la stessa finalità.
Sebbene tali emissioni obbligazionarie si siano fortemente ridotte dopo la crisi finanziaria, esistono ancora le norme che consentono a determinate condizioni alle amministrazioni locali di emettere debito. L’articolo 205 del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 autorizza gli enti locali ad attivare prestiti obbligazionari nelle forme consentite dalla legge.
Va comunque evidenziato che il D.M. 1 dicembre 2003, n. 389 afferma che l’accesso al mercato dei capitali di province, comuni, città metropolitane, comunità montane, comunità isolane e consorzi tra enti territoriali e regioni deve essere coordinato dal Ministero dell’Economia. L’obiettivo è il contenimento della spesa pubblica anche con un monitoraggio costante e periodico dell’indebitamento degli enti locali.
La disciplina in materia si è dunque evoluta nel tempo, ma già l’art. 35 della Legge del 23 dicembre 1994, n. 724 evidenzia che le emissioni del debito pubblico locale possono essere impiegate soltanto per il finanziamento degli investimenti e vieta l’impiego delle risorse per il finanziamento della spesa corrente.
La durata di queste obbligazioni non può essere inferiore ai 5 anni. La tassazione corrisponde a quella dei titoli di Stato ed è quindi pari al 12,5% 
Gli enti locali hanno diversi vincoli all’indebitamento, dal rispetto dell’articolo 119 della Costituzione che rimanda ai vincoli dell’Unione Europea, a un tetto percentuale dell’importo annuale degli interessi sulle entrate correnti che non può superare una determinata quota.
Come accennato, il debito di Regioni ed Enti Locali viene monitorato dal Ministero delle Finanze con le periodiche “comunicazioni di indebitamento” tramite GEDI, una nuova piattaforma informatica unica per la gestione del Debito Pubblico italiano (sistema informatico che a inizio 2020 ha sostituito il sistema CEAM).


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