Impianti, un system integrator che punta sulla visione

Il Cofondatore e CEO Simone Lo Russo ci racconta le prospettive della società di ICT/AV basandole sulla leva dell’innovazione



26 Apr 2023 - 17:20



“La sfida quotidiana di Impianti è quella di intercettare i trend che avranno un futuro facendo uno scouting continuo di soluzioni e brand non ancora presenti sul mercato. Nella tecnologia significa confrontarsi con un flusso travolgente, ma noi lo facciamo da 30 anni, senza aver mai spento il motore della curiosità”. Simone Lo Russo, amministratore delegato e cofondatore di Impianti S.p.A. nel 1992, riesce a trasmettere il senso della sfida che la società di ICT specializzata in sistemi di comunicazione audio video (ICT/AV) ha raccolto in questi anni con entusiasmo. “Abbiamo seguito con i nostri clienti un’evoluzione senza precedenti della comunicazione. Quando abbiamo iniziato era un momento di rivoluzione ed evoluzione tecnologica: l’impiantistica audio ed elettronica, da cui siamo partiti, si stava evolvendo rapidamente con lo sviluppo travolgente del mondo PC. Da questa rivoluzione tecnologica e di mercato nascevano sia le prime reti di computer, sia le prime trasmissioni dati nella telefonia mobile. Poi sono venuti il VOIP e le video conference, i network evoluti e i servizi avanzati. Noi ci siamo stati sempre. Questo ci ha permesso di apprendere le nuove tecnologie e al tempo stesso di comprendere le nuove direzioni, di svilupparne di nuove con spirito di innovazione, sempre guardandoci intorno”.

E oggi chi è Impianti?
“E’ un system integrator specializzato nelle soluzioni di videocomunicazione e capace di mantenere un equilibrio fra la gestione delle tecnologie sul mercato e la visione necessaria a intercettare le nuove. 
Abbiamo una struttura di 23 persone tutte altamente specializzate, offriamo un ampio numero di soluzioni (ICT/AV, UCC, SD-Wan & Mobile Data Solutions, Mobile & Rugged Devices, Cyber Security, IoT, Data Center, Cabling System). 
I nostri clienti sono la Pubblica Amministrazione, specialmente ministeri e strutture centrali, e clienti corporate nelle telecomunicazioni, nella sanità, nella finanza. Le nostre soluzioni sono trasversali ai settori di business, ma alcune relazioni sono strategiche, come quelle con gli operatori di telecomunicazione che detengono le convenzioni Consip. 
Sappiamo lavorare con agilità ed esperienza nei maggiori ecosistemi, come Teams, Zoom e Google, e da tempo abbiamo consolidato partnership strategiche con vendor internazionali come Logitech, Jabra, Lenovo, Oracle e altri ancora. Nel 2021 abbiamo sfiorato i 9,80 milioni di euro di fatturato”.

Ho notato negli anni una costante attenzione per la strutturazione e l’abilitazione del gruppo, un percorso di crescita del quale probabilmente la quotazione dello scorso dicembre è stata una tappa. Come è andata? Cosa farete dei circa 2 milioni di euro raccolti per il 21,7% del capitale?

“Negli anni abbiamo cercato sempre di crescere, anche per accompagnare nel modo più appropriato quell’approccio innovativo che ci riconosce il mercato – ci spiega Simona Castelli, presidente e cofondatrice della società –il Sistema di Gestione integrato di Qualità, che prevede quattro distinte certificazioni, è solo uno dati tanti esempi. 
Nella volontà di strutturarci al meglio abbiamo realizzato il passaggio da Srl a Spa, già nel 2020 abbiamo redatto un bilancio di sostenibilità e in fase di IPO abbiamo adottato il modello ex D.Lgs. 231/2001 istituendo altresì l’Organismo di Vigilanza composto da due membri esterni e un membro interno. Il progetto di quotazione è nato nel gennaio 2022 e ci ha permesso di sfidarci ancora, conquistando nuova forza e consapevolezza. 
È stato complesso, ma siamo convinti che abbia rafforzato il gruppo. Ci siamo presentati così al mercato nella massima trasparenza, noi soci principali abbiamo siglato clausole di lock-up a 24 mesi e la governance del gruppo vede un consiglio a 5 membri, di cui 4 esecutivi, con il forte monitoraggio del collegio sindacale. Abbiamo avviato la creazione di una seconda linea del management con l’assunzione del nuovo CFO e della nuova marketing manager. Con la quotazione puntiamo anche a diventare più attraenti per i talenti e le competenze che dovranno rafforzare il nostro team. L’IPO e lo status di società quotata ci consentono inoltre di confrontarci in modo ancora più autorevole e trasparente con tutti gli stakeholder, dai clienti, ai fornitori, ai partner, ai dipendenti”.

Quali sono dunque i piani per il futuro di Impianti dopo la quotazione?

“Innanzitutto la crescita per linee interne con il duplice obiettivo di espandere la base dei clienti e la gamma di prodotti e servizi. Punteremo poi, appunto, a consolidare ulteriormente la governance e le linee manageriali, a presidiare con maggiore attenzione alcune aree di business per le quali prevediamo una crescita potenziale maggiore, come l’healthcare e la telemedicina. 
Continueremo a presidiare l’importante settore della Difesa, che già ci vede presente con importanti contratti sulla telecomunicazione, sulla cybersecurity e su altri fronti. 
D’altronde i settori audiovisivo e cybersecurity sono per noi strategici e potrebbero spingerci, insieme alle aree dispositivi, componenti e robotica a intraprendere operazioni di crescita per linee esterne qualora si presentassero delle occasioni adeguate.

Punteremo inoltre su un ulteriore sviluppo del nostro canale di vendita online, che già ci ha dato importanti soddisfazioni in un’ottica integrata con il nostro business model. Abbiamo due diversi piattaforme: un e-shop (Impianti.biz) e un market-place internazionale su Amazon. Tramite l’e-commerce, che ospita le nostre soluzioni più massive, riusciamo a valorizzare il magazzino e a completare la gestione dei nostri prodotti senza intaccare il core business. 
Il market-place è una soluzione B2B che riusciamo a sfruttare su scala internazionale tramite contratti di partnership importanti con Amazon che ci permettono di avvantaggiarci della loro logistica. La nostra ambizione è l’evoluzione da system integrator a società tecnologica a 360 gradi, capace dunque, grazie alla propria visione, di promuovere e sviluppare soluzioni oltre l’operatività corrente dettata dalla domanda della tecnologia del momento”.


Borsa Italiana non ha responsabilità per il contenuto del sito a cui sta per accedere e non ha responsabilità per le informazioni contenute.

Accedendo a questo link, Borsa Italiana non intende sollecitare acquisti o offerte in alcun paese da parte di nessuno.


Sarai automaticamente diretto al link in cinque secondi.